INCONTRI, Articoli: 8 marzo a Milano con Anima Mundi

by Donatella Massara on marzo 22, 2010

A Milano l’8 marzo è stato festeggiato al suono delle musiche e al profumo di mimosa ma anche accompagnato da odori sulfurei e rumori agghiaccianti. Sono quelli che hanno attraversato la sala del Grechetto, all’interno di Palazzo Sormani, sede della Biblioteca Centrale Comunale, in cs. di porta Vittoria. In questa sede è stata ospitata Anima Mundi rassegna di drammaturgia femminile diretta da Ombretta De Biase, regista di teatro, autrice di testi teatrali e saggi sul teatro e femminista.

I testi scritti da Maricla Boggio, Dalle sbarre alla luce e La Sentenza, su regia di Anna Battaglia hanno infatti portato in scena cinque personaggi chiamati a testimoniare una drammatica contemporaneità: nei due monologhi di Monsignor Romero, Annalena Tonelli, e nel dialogo fra una donna e un uomo costretti sotto le bombe a rifugiarsi nello stesso spazio angusto. A parte per periodo storico ma non per la tematica, è collocabile il monologo di Girolamo Savonarola, il frate arso sul rogo, nel 1498, perchè denunciava la corruzione della chiesa cattolica. E’ collegato agli altri personaggi per il martirio subito in difesa e osservanza delle proprie idee. Monsignor Oscar Romero venne ucciso in Salvador nel 1980 da un cecchino mentre celebrava la Messa e Annalena Tonelli, la operatrice umanitaria laica, insignita del Premio Nansen per i rifugiati nel 2001, è stata uccisa anche lei da due cecchini, nel 2003, mentre visitava i suoi ammalati nell’ospedale da lei creato a Borama in Somalia. Entrambi avevano passato la loro esistenza in mezzo ai poveri e alla gente che pensavano avessero bisogno di loro. E mai li abbandonarono anche quando avvertirono di essere in pericolo.

I testi della stessa autrice si sono conclusi con La lapidazione, la denuncia di ben 90 paesi dove ancora è legale e praticata la condanna a morte per lapidazione.

Un breve pezzo divertente e preso dal testo vincitore del Premio Fersen 2009, anche questo promosso da Ombretta De Biase, Teatro abbandonato con delitto di Camilla Migliori e Stefania Porrino, ha ancora visto in scena due dello stesso gruppo di attrici, Anna Battaglia, Raffaella Gallerati, Donatella Massara, Antonella Risi e un attore, Fabrizio Caleffi, che hanno portato avanti con attenta partecipazione e ottima preparazione le letture sceniche. Il testo completo sarà rappresentato il 23 marzo alla Casa delle Letterature a Roma.

L’ultima parte invece ha visto in scena Ilaria Drago con una performance Simone Weil su alcuni testi della filosofa, elaborazione poetica di un’idea e un testo precedente di Ombretta De Biase. Il lavoro è un esempio di teatro combinato fra uso della voce, suono delle parole e accompagnamento della musica, in questo caso completamente originale e composta per il testo teatrale da Marco Guidi.

 La rassegna di drammaturgia femminile è stata preceduta da una introduzione della direttrice artistica che dopo avere ringraziato il suo staff e, per la collaborazione, numerose persone della Biblioteca Sormani, ha presentato le autrici dei testi, tutte presenti in sala e ha sottolineato che oggi la drammaturgia femminile significa che è scritta da donne e non si identifica per la specificità di temi, contenuti, stili. Le donne scrivono e si occupano e interagiscono con tutto ciò che c’è nel mondo.

 Il pubblico presente ha apprezzato lo spettacolo, è stato presente numeroso, riempiendo la bella sala.

La serata ha avuto il patrocinio del Comune di Milano.