LIBRI, Recensioni. Donne sole“L’Accabadora” di Michela Murgia, Einaudi, 2009

by Donatella Massara on giugno 29, 2015

“Donne sole” Michela Murgia “L’accabadora”, Einaudi, 2009, Premio Campiello nel 2010 dal 2012 è anche in versione audiolibro letto dalla stessa autrice. E’ il più bel romanzo italiano da me letto fra quelli usciti nei nostri anni. Mi è piaciuto molto e scopro che è ancora non così conosciuto. Ambientato nella Sardegna non proprio contemporanea ma neppure antica, è la storia di Bonaria, pubblicamente sarta, ma chiamata a eseguire la sua missione, ‘accabadora’ colei che dà il colpo di grazia su richiesta di chi sta morendo. Ma solo quando lei decide se intervenire. L’altra figura accanto è la figlia dell’anima Maria.

Il fillus de anima è una creatura nata in una famiglia così povera che viene data a un’altra donna perché ne faccia a tutti gli effetti una figlia. E’ segreto quello che succede nella doppia vita di Bonaria e di cui la figlia tutto ignora fino a che non scopre da adulta la verità e per questo scapperà lontana da lei. Per poi ritornare. Bonaria austera, essenziale e autorevole suscita negli uomini una istintiva paura. Le donne la guardano con rispetto. E’ colei che si è assunta un compito amorevole, pietoso, necessario. Una figura femminile di donna sola che alleva una bambina per restituire il movimento della circolarità alla sua vita. L’immortalità del soffio vitale che non si estingue mai. E’ un’interprete dell’autorità femminile davanti a quel congiungersi inestricabile di eventi che sono la nostra vita, due estremi che una volta erano parte del sapere di chiunque, nascita e morte, con una presenza femminile che li accoglieva, almeno nella tradizione mediterranea. Poi è arrivato il prete, poi la scienza, e quindi la possibilità di diventare un surgelato.