LIBRI, Recensioni: Gruppo ’98 “Della propria voce” antologia di poesia, Qudu, 2016

by Donatella Massara on novembre 26, 2016

Le autrici  del Gruppo ’98 Poesia sono: Paola Elia Cimatti, Leila Falà, Zara Finzi, Serenella Gatti Linares, Loredana Magazzeni, Paola Tosi, Alessandra Vignoli, Vannia Virgili, Anna Zoli, Giovanna Zunica. Al gruppo che ha scritto aggiungo Donatella Franchi, artista delle opere che accompagnano il libro. Spiega l’introduzione di Leila Falà il lavoro “nuovamente ‘nuovo’ ” di questo gruppo di donne che discutono insieme dei loro vissuti e della difficoltà femminile di trovare lo spazio per sé per potere creare, fuori dal lavoro di cura e di altro che coinvolge tutta la giornata. L’antologia nasce nel marasma del confronto, immagino anche del conflitto e dello scambio d’amore fra le poete del gruppo. Mi viene in mente, allora, la poesia di una mia cara amica, purtroppo scomparsa, una poeta anche dell’improvvisazione, “Tutto per me l’oceano”  titolò il suo libro di poesie edito dalla Libreria delle donne.

Questa antologia non nasce dalla messa insieme di creazioni solitarie, ma “da un confronto a volte furioso, a volte cerebrale, altre volte affettuoso e condiviso, di vissuti, riflessioni e persino posizioni politiche”. Altro valore dell’antologia è l’essersi formata attorno a un tema, che il numero della Rivista di psicologia analitica “Dare corpo prendere corpo” aveva proposto, quello del buio che può accompagnare la creazione femminile. Il metodo non è un mistero, però, ce lo descrive Laila: “consiste nello “sguardo” delle altre: una “critica affettiva” cui sottoponiamo nei nostri incontri, i nostri testi. “Affettiva” perché ha lo scopo di incoraggiare la scrittura, non il contrario”. Poi prosegue il laboratorio dove “si prende una frase, una parola, un verso a volte a caso, o proposto da qualcuna, ci si scrive su. Poi ci si legge, si suggeriscono aggiustamenti. Si torna la volta successiva con una versione rivista alla luce degli spunti. Da questa pratica, durata così a lungo, oltre un anno, abbiamo realizzato il progetto in corso.” Le parole che hanno condotto questo lavoro ci mettono dentro al percorso creativo, alla difficoltà, alla felicità di scrivere e di “accendere il buio”.

Tutte le poete parlano allora di questo tempo per sé che è stato conquistato di “questa prima parola che non so dire ma che per nulla al mondo potrei tacere”, come dice Paola Elia Cimatti.

E io queste preziose poesie le terrò care, leggendole un poco alla volta perché mi facciano luce sulla mia ricerca di scrittura.