Le
regie femminili e le coregie al 50° London FILM Festival
(links
al sito del Festival e alle sinossi originali)
di
Donatella Massara
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to home di Dalia Hager, Vidi
Bilu, Israele, 2005, 90' (E' la storia dell'amicizia fra due soldatesse
israeliane. Intenzione delle registe fare parlare una realtà
femminile che non ha visibilità.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=982
Day
Night Day Nigth di Julia Loktev, USA, Germania, Francia,
2006, 90'
(E' il bellissimo film presentato al Festival di Cannes 2006 che racconta
la storia fantastica di una kamikaze araba decisa a farsi esplodere
nel cuore di New York, se non che qualcosa va contro il suo desiderio.
Gli attimi di questa preparazione e di questa azione, poi mancata,
sono ripresi macchina a mano seguendo la protagonista continuamente
al centro della scena)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=995
Dixie
Chicks: Shut Up and Sing di Barbara Kopple e Cecilia Peck,
USA, 2006, 100' (E' il documentario che la grande documentarista -insieme
alla figlia di Gregory Peck e Veronique Passan, qui anche produttrice-
dedica al gruppo musicale. Le tre cantanti e musiciste che per anni
hanno avuto un grandissimo successo, tenendo i primi posti in classifica,
hanno dopo il 2003 perso posizioni. La causa è il boicottaggio
e l'ammonimento, con l'aggiunta di minacce personali, subite per avere
apertamente criticato Bush sulla guerra in Irak.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1003
Fallen
(Falling) di Barbara Albert,
Austria, 88', 2006
(E' un film sulle amicizie femminili del liceo. Già visto in
Italia perchè selezionato alla Mostra del cinema di Venezia.
A me come a altre non è piaciuto. E' il solito
gruppo tipo Grande Freddo in questo caso di 5 donne trentenni che
si ritrovano a distanza di anni per un funerale, qui di un insegnante
che aveva avuto una relazione d'amore con due di loro.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1014
Half
Nelson di Ryan Fleck, sceneggiatura e testo di Anna Boden,
USA, 2006, 107' (Molto coinvolgente è soprattutto la trama
e la sceneggiatura, con al centro un trentenne insegnante di nuova
generazione e una promettente allieva tredicenne di pelle nera)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1041
The
Namesake di Mira Nair, India-USA, 122', 2006 (Presentato in
anteprima al neonato Festival di Roma, è tratto dal libro tradotto
in italiano con il titolo L'Omonimo (Marcos y Marcos, 2004)
di Jhumpa Lahiri, vincitrice del Premio Pulitzer nel 2000 con la raccolta
di romanzi brevi L'interprete dei malanni.
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1107
Old
Joy di Kelly Reichardt, USA, 2005, 76' (E' il racconto
di un'amicizia fra due uomini che si ritrovano a attraversare il paesaggio
postindustriale per raggiungere le cascate dell'Oregon. Definito un
"gentile studio sulla mascolinità")
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1119
As the Shadow
(Come lombra) di Marina Spada, Italia, 2006, 87' (Presentato
alla Mostra del cinema di Venezia è uno dei pochi film italiani
presenti e che alcune di noi hanno già visto. Film girato in
digitale presenta una raffinata ricerca delle immagini che svolgono
in una trama drammatica il tema delle relazioni femminili coinvolte
nella storia del nostro tempo. Sentiamo l'urgenza della memoria delle
vite di donne e uomini che abitano la nostra epoca, persone infinitamente
disperse nel neoliberismo)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=935
Blindsight
di Lucy Walker, UK, 2006, 104' (La regista ha documentato
la spedizione di un uomo cieco, il primo che ha scalato l'Everest.
Uno dei 100 scalatori a avere raggiunto le Seven Summits, la cima
delle Sette Montagne più alte dei sette continenti. Nel film
il cieco porta gli studenti di una scuola per ciechi fondata da una
insegnante tedesca in Tibet, sul monte Lhakpa Ri nella catena dell'Himalaya.
La spedizione fa scaturire le tensioni nel gruppo: l'adulto vuole
raggiungere il primato mentre i ragazzi ritengono più importanti
le relazioni fra di loro.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=957
Mischief
Night di Penny Woolcook, UK, 2006, 92' (E' la terza
parte di una trilogia. Due famiglie vivono su sponde opposte di un
fiume in una cittadina anonima dello Yorkshire, durante la notte del
4 novembre, quando è permesso sovvertire i ruoli, ai bambini
fare scherzi senza avere paura di essere repressi e commettere pazzie,
le due famiglie entrano in collisione)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1100
The
Man Who Wanted a Child (LHomme qui rêvait dun enfant)
di Delphine Gleize, Francia, 87' (E' la storia di
un uomo che vive con la madre; alleva polli e vende le uova al mercato;
non parla se non con sua madre e con i bambini. L'uomo decide di adottare
un bambino.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1094
Where
Fig Trees Grow (Rue des Figuiers) di Yasmina Yahiaoui, Francia,
2004, 81' (E' una storia islamica guardata dal punto di vista
femminile: una femme fatale di mezza età ha una lunga
relazione d'amore con un parrucchiere; vivono a Toulon in Sudafrica
in un quartiere dove le donne detengono molto potere e il puritanesimo
fondamentalista conta molto poco, lui decide di importare una sposa
giovane dal Maghreb. Il film allegramente veloce deve non poco a Almodovar;
racconta cosa succede nel quartiere dopo l'arrivo della ragazza magrebina)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1208
The Year
After (LAnnée Suivante) di Isabelle Czajka, Francia,
2006, 91'
(E' il dramma di una giovane donna rimasta senza padre. Film di debutto
definito <<intelligente e rigoroso>>, tenero dramma che
è allo stesso tempo un sensibile studio di carattere e una
critica della cultura borghese francese)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1214
1:1 (One to
One) (1:1 (En til En)) di Annette K Olesen, Danimarca, 2006, 90'
(E' un racconto di vita famigliare, storie parallele fra gruppi etnici
diversi. Inizia con la violenza razziale contro uno dei protagonisti,
un ragazzo danese che vive con la madre e la sorella in un quartiere
dove la maggior parte delle famiglie bianche se ne sono andate.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=921
After the
Wedding (Efter Brylluppet) di Susanne Bier, Danimarca, 2006,
122' (E' la storia di una grossa somma di denaro che potrebbe essere
usata per un orfanatrofio in India, il protagonista che la riceve
è costretto a sottostare a condizioni che riveleranno una rete
di intrecci e di dubbi dolorosi per ognuna/o.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=926
Aguaviva
di Ariadna Pujol, Spagna, 2005, 95' (Film di debutto racconta la storia
di Aguaviva paese sapgnolo che da 3000 abitanti è sceso a 600.
Il sindaco per ripopolarla decide di invitare le famiglie immigrate
a trasferirvisi. Storia di interculturalità che racconta la
vita di ogni giorno)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=927
Babooska
di Tizza Covi, Rainer Frimmel, Austria-Italia, 100' (La protagonista
è un'artista di circo di 20 anni. Il film in stile veritè
ne riprende i momenti quotidiani raccontando in un modo non più
romantico benchè poetico la vita dei nuovi nomadi)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=940
Barakat!
di Djamila Sahraoui, Francia-Algeria, 2006, 92' (Bellissimo
film visto a Milano al Festival del cinema africano- 2006 dove ha
vinto il premio per il migliore lungometraggio africano. E' il viaggio
di due donne algerine, mediche e colleghe. Una più giovane
vuole ritrovare il marito rapito dai fondamentalisti, l'altra più
anziana l'accompagna. E' lei la più ostile alla situazione
del presente, militante durante la resistenza contro i francesi, vede
il suo paese e i suoi ex compagni insterilirsi dietro a regole che
lei come donna pensa siano retrograde e neghino i valori laici per
cui avevano lottato. Il film egregiamente racconta la politica insieme
alla sofisticata finezza e all'amore nella relazione fra donne di
due generazioni.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=940
Esmas
Secret (Grbavica) di Jasmila banic, Bosnia e Herzegovina,
2006, 90' (Ha vinto l'Orso d'oro a Berlino; offre <<un potente
ritratto della relazione madre-figlia>>)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1013
Fräulein
(Das Fräulein) di Andrea Staka, Svizzera-Germania, 2006,
81' (Ha vinto il Pardo d'Oro al Festival di Locarno. Racconta un'amicizia
femminile. <<L'evolversi della fragile anche se gioiosa amicizia
fra Ruza e Ana è catturata benissimo passando fra prove forti
e sequenze composte e squisite, il linguaggio visuale enfatizza gli
stati d'animo interni.>>
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1024
Monkeys
in Winter (Maimuni prez zimata) di Milena Andovna, Bulgaria-Germany,
2006, 111' (Film vincitore di uno dei più ambiti premi al Festival
di Karlovy Vary racconta la storia di tre donne situate in periodi
storici, situazioni e condizioni differenti.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1102
Ode to Joy
(Oda do radosci) di Anna Kazejak-Dawid, Jan Komasa, Maciej
Migas, Polonia, 2006, 110' (Ha vinto il Premio speciale della Giuria
alla Settimana del film polacco a Gdynia. Racconta tre storie di uomini
riflette la nuova tendenza del film sociale nella generazione postcomunista
polacca.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1116
A Soap (En
Soap)
di Pernille Fischer Christensen, Danimarca, 2006, 104'
(Presentato al
Festival di Cannes è già stato visto in Italia. Racconta
l'incontro fra una giovane estetista decisa a vivere separata dal
suo compagno. Nella sua nuova casa incrocia una relazione, prima osteggiata
e poi coltivata con Veronica un pre-op transsexual. Usando le convenzioni
delle telenovelle di cui Veronica è una consumatrice vorace,
la regista vorrebbe porre interrogativi più profondi sulle
<<preconcezioni di questo genere di produzioni>> e passare
agi spettatori il costo delle emozioni di chi vive una vita da soap
opera.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1165
The Ground
Truth di Patricia Foulkrod, USA, 2006, 78' (E' un documentario
costruito su materiale preso da Internet e da film di repertorio che
descrive la situazione dei soldati nella guerra in Irak.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1040
Thin di
Lauren Greenfield, USA, 2005, 103' (E' il documentario di una nota
fotografa che riprende in un centro di trattamenti della Florida le
esperienze di quattro donne passate attraverso i livelli più
minacciosi della fame.)
http://www.lff.org.uk/films_details.php?FilmID=1180