Women in
love di Karen Everett, 59', 2005, USA
Girato nel corso
degli anni, il documentario è un diario per immagini riprese
con la videocamera portatile che Karen Everett, giornalista e regista
di vari films, ha montato per raccontare la sua storia e quella di
un gruppetto di amiche lesbiche nella San Francisco degli anni '90.
Il film è
divertente, tenero e a volte molto noioso, come lo sono i film che
parlano e indagano solo o quasi il sesso. E' condotto sul filo del
pragmatismo americano, dove tutte/i hanno un atteggiamento disinibito
e normale davanti al proprio sesso, come se parlassero di una spesa
all'ipermarket, però riesce a fare parlare le trasformazioni
avvenute dentro alle relazioni sessuate non sognandosi di avere alcunchè
a che fare con la performance televisiva tipica dove imperversano
i pareri brevi e di persone svariate, l'impersonalità dell'intervistatrice,
il punto di vista brillante e svelto. Qui chi gira riprende se stessa,
le amiche, le amanti, interviene con le fotografie pornografiche lesbiche
dell'amica Phyllis Christopher, fotografa, con gli scorci di ripresa
dei film lesbici-porno dell'unica coppia monogamica e lungamente stabile
del gruppo, le creatrici di pornografia lesbica Jackie Strano and
Shar Rednour. Sullo sfondo di questa vita in comune che assume un'aria
famigliare e accogliente irrompono gli svariati problemi e le riuscite
di chi come loro ha messo la questione del corpo e del sesso al centro
della propria pratica, Come dice Erin, la compagna di Karen: <<Me
ne frego di tutto ciò che è politica e affini>>,
impegno, questioni culturali e sociali.
Passare attraverso
l'esperienza diventa il principio su cui ruota questa ricerca e 'filosofia'
(e non è la mia) e ognuna ha in premio un cambiamento: Shar
e Jackie decidono di avere un figlio, e poi si sposano, commosse,
Karen ritorna a avere numerose relazioni con i maschi, essendo che
Erin ha fatto emergere in lei la sua parte femminile. Phyllis è
in crisi completa perchè sono molti anni che non riesce a innamorarsi
e avere una relazione. Nel finale Karen decide che l'amore casuale
non la convince, ha bisogno dell'amore e sa che più di ogni
altra ama la sua donna Erin, e stringono un patto di noia per la vita.
Erin rimane con lo stesso cuore pazzo alla ricerca di ciò che
vive anzitutto come "eccitante". Phyllis andata a vivere
in Gran Bretagna al seguito della sua mostra, ritorna a San Francisco
innamorata e con una nuova fidanzata.
Grazie a questo
documentario alcuni film lesbici come Saving
face mi diventano più accettabili e riconoscibili,
sono in sintonia con un'autocoscienza e una pratica fra donne molto
rivolta a fare esperienza, a integrare quanto vissuto fra donne con
il mondo intorno, pochissima è l'autoriflessione sulla propria
pratica e sul legame che mantiene con la società; essa è
già 'liberata' e prende forma adattandosi alle diversità
che esprime, ma definendosi anzitutto per il principio del piacere,
inteso come prestazione del corpo. E proprio su questo vediamo il
seminario universitario il cui tema è il "puttanesimo
etico" (nel film significa stare in una relazione dove arriva
una terza che non hai scelto. Dice in Raccontarsi 2004. Laboratorio
di intermediazione culturale Liana Borghi: <<Il nostro Soggetto
è costituito da stratificazioni di differenze, frutto di infinite
negoziazioni (coalescenze, coagulazioni, fusioni, precipitati, li
chiama Elena Bougleux) che significano una griglia differenziale di
eterogeneità, una ricca disomogenea complessità, e la
disponibilità a spostamenti posizionali e paradigmatici. Questi
nostri valori postmoderni sono animati dalletica della responsabilità
e hanno come correlativo oggettivo limmigrazione, lesilio,
le diaspore, ibridazioni e diversità di cui studiamo testi
e contesti. Sì, ma è anche vero che questa
apertura identitaria, spesso più ideologica che praticata,
frequentemente si raggiunge, se si raggiunge, attraverso percorsi
difficili e accidentati.).
Il primo locale
sexy-locale lesbico a San Francisco apre nel 1991. Karen che aveva
avuto varie relazioni di coppia lesbica inizia a desiderare il plurinnamoramento,
la coppia aperta. Il film è dedicato, come il libro di Phyllis,
a Dieci anni di vita lesbica a san Francisco. Sono una conquista di
pratica politica se come precisa Karen Everett hanno avuto il privilegio
di dieci anni di vita felice. Una pratica che è stata osteggiata
nel movimento femminista americana che sulla questione del consumo
e della produzione di pornografia si è diviso.
Cfr sul tema in questo sito: La
sessualità e Michi Staderini