Donne e conoscenza storica
         
Recensioni

28 giorni di Betty Thomas, USA 2000

di Donatella Massara

 

Betty Thomas è la regista di 28 giorni. Il film è coinvolgente e risponde alle caratteristiche di una storia pienamente centrata sulla soggettività femminile e che sta nel cuore delle contraddizioni del tempo che viviamo.
Sandra Bullock riconosciuta brava attrice è la protagonista, Gwen, di una storia scritta da Susanna York, ambientata fra New York e una comunità di rieducazione delle tossicodipendenze, comportamenti coatti a alcool, droghe e sesso.

L' esordio cita alla lettera Quattro matrimoni e un funerale: Gwen arriva in abito da damigella in ritardo al matrimonio della sorella. Subito dopo il film si evolve e svela il senso di un'altra storia. Gwen al matrimonio accompagnata dal fidanzato-compagno di sbornie, combina un sacco di pasticci, sfonda la torta nunziale e sfascia la macchina delle nozze mentre irrompe in un giardino . Tira anche giù il nanetto che '' per puro caso non era un bambino'' - come le dirà il referente della comunità. Quindi obbligata alla disintossicazione in alternativa alla prigione, in un primo tempo recalcitrante e riottosa, Gwen, scopre in sé il desiderio di curarsi. Intreccia relazioni, unica e vera cura all'alcool .
Il recupero è fatto di trame sociali che includono l'amore della sorella maggiore e forse anche il recupero positivo del ricordo ossessionante della madre morta alcolizzata. Viceversa il fidanzato superficiale e maledetto viene abbandonato al suo destino e cosa importante non sostituito. Il finale è roseo per quella che sembra la guarigione avvenuta di Gwen.

Il film è costruito sulla ricerca dell'autenticità di come si puo' sentire - nei nostri tempi - una donna all'interno delle relazioni e della tossicodipendenza. E' un film giocato su immagini tecnicamente perfette, battute veloci e sulla scelta di un'attrice bella ma allo stesso tempo non seduttiva. Certamente non l'ultimo di una serie di film a regia femminile dedicati al tema della follia e dell'emarginazione: Un angelo alla mia tavola di Jane Campion, Risvegli di Penny Marshall, Amorosa di Maj Zetterling, I figli di un dio minore di Handa Rainhes e meno conosciuto ma a quello che si dice molto interessante Oltre il dolore oltre la pena di Agnieta Elers-Yalerman distribuito da una Associazione per l'aiuto dell'handicap.