Donne e conoscenza storica
         
Recensioni

AMORE E ALTRE CATASTROFI un film di Emma-Kate Croghan

Australia - 1996

di Donatella Massara

Presentazione e discussione in una classe V del Liceo Scientifico, 2000-2001

Scheda di lettura

 

 

Voglio raccontarvi il lavoro fatto a scuola con i film suggeriti da Nilde Vinci. Conosco da molti anni Nilde e in seguito a lei l'attività dell'associazione Lucrezia Marinelli. Siccome nella vita ci si sdoppia in tante identità, adesso come insegnante parlo invece che da altri luoghi di convivenza con il cinema, potente esperienza conoscitiva. Le immagini sollecitano una costruzione di simbolico che si confonde con parole per le quali merita utilizzare il tempo assegnato ai programmi.

Avevo proposto già all'inizio dell'anno un cineforum interno all'attività della quinta ma senza molta voglia di organizzarlo; non me la sento di chiedere alle ragazze e ai ragazzi ore in più , anche ai licei dove l'orario è corto rispetto ai professionali e ai tecnici , ma dove c'è in ogni modo moltissimo a casa da studiare. Inoltre il dibattito sui film non riesce sempre a scovare idee interessanti né a fare emergere dei punti di vista appropriati.
Questa classe quinta del Liceo Majorana di Desio, educatissima e silenziosa, non era per niente brillante e neppure invogliante. Tutti i miei tentativi di innescare qualche discorso storico-politico- esistenziale paravano sempre in un discorso a due con Elisa, giovane gentile e generosa simpatizzante della opposizione parlamentare attuale , dopo qualche stentato intervento delle solite 'attiviste' e i 'soliti' rappresentanti di classe.

Ho parlato con Nilde di questa situazione che mi ha proposto alcuni film. Per sanare la situazione d'incapacità a partecipare in questa classe, ho chiesto le ore d'approfondimento, presentando il progetto di due proiezioni che permettessero di discutere i rapporti fra i sessi e da posizioni temporali diverse: gli anni '90 e i '70. Ho guardato i film e deciso di proiettare Amore e altre catastrofi della ventottotenne australiana Emma-Kate Croghan, film uscito nel 1996 .

Il successo c'è stato, il film è piaciuto subito ed è stato seguito con interesse. L'ora di discussione è stata coinvolgente. Avevo preparato una serie di domande d'avviamento per aiutare la memoria delle immagini. In realtà le domande sono servite a puntualizzare che questo era un film femminile, senza infilarsi nella solita neutralità mistificante della parità. Bisognava dire anzitutto che questo film vedeva le donne protagoniste non solo per la regia ma per le attrici, la sceneggiatura e altre funzioni. La produzione è invece maschile. Inoltre i maschi hanno ruoli in ogni modo visibili e compiono azioni 'da uomini' senza cadere negli stereotipi. Dico questo perché 'la donna soldato', 'la donna che fa tutto come gli uomini e anche di più' è un uso improprio della onnipotenza tecnologica che non serve a discutere della differenza sessuale.

La prima osservazione è stata di un allievo che abbastanza scopertamente si è riconosciuto nel 'bel tenebroso', nonché studioso di lingue antiche e clandestinamente 'gigolo', come l'ha chiamato lui. Sempre lo stesso ha riconosciuto la ''superiorità femminile'' come tema del film . Le ragazze sono più' avanti nei rapporti. Mentre alcuni maschi, si vede, che stanno 'ancora' dietro alle battute contro gli omosessuali , le donne espongono una normalissima relazione lesbica. La solita Elisa ha discusso questa relazione secondo lei non generalizzabile, un'idealizzazione che non dura, oppure da un'altra ragazza questa relazione è stata ritenuta sintomo di confusione mentale perché non si può innamorarsi di un uomo e contemporaneamente di una donna. Alla fine abbiamo concordato che questa relazione che era una scelta molto riuscita per l'intera storia si poteva intendere come un escamotage , una scelta come un'altra per fare parlare la soggettività femminile in modo libero. Non qualcosa di doveroso né registrabile per tutte le aggregazioni giovanili.

Sicuramente è un film dove non ci si può' nascondere dietro alla neutralità. La regista ha pensato una storia per fare parlare le donne. Il protagonismo femminile innesta una lettura diversa degli avvenimenti e fa saltare le consuetudini dei canoni, anche femminili-femministi . E' questa la bellezza del film.
Anche se per compiere il salto estetico la regista incorre in una ripetitività temporale che non incide precisamente con i tempi di oggi. Questo film può rappresentare altrettanto bene gli ambienti in cui vivevo io a metà circa degli anni '70, come quelli più gergali delle giovani e dei giovani .
Il secondo film è stato 'Fragole e sangue 'degli anni '70 e sulle lotte studentesche. Un fallimento, il film mi è sembrato noioso, con una rozza psicologia dei personaggi nè c'è stato dibattito interessante.

Scheda di lettura del film AMORE E ALTRE CATASTROFI un film di Emma-Kate Croghan

Australia - 1996
Scenografia :Justine Brickle
Montaggio: Ken Sallows
Montaggio suono: Craig Carter
Sceneggiatura : Yael Bergman e Emma-Kate Croghan con Helen Bendis
Coproduttori : Helen Bendis e Yael Bergman
Soggetto : Stavros Andonis Eftthymiou
Produttore : Stavros Andonis Efthymiou

Elenca le/gli interpreti del film a tuo parere importanti . ( Indica i nomi se li ricordi ma spiega anche la caratterizzazione per identificarle/li )

Quali sono gli elementi narrativi della trama del film (per esempio :l'amore eterosessuale e omosessuale …)

Vuoi fare un confronto fra questo film (un prodotto artistico) a regia femminile e i serial televisivi sulla vita giovanile ?

Quali sono secondo te i limiti del film ?


Sai argomentare come la regia di una donna e il visibile contributo femminile al film (scenografia, sceneggiatura, coproduzione ,le attrici ) operi uno spostamento di sguardo sulle ragazze e sul modo di intendere la differenza sessuale ?

Vuoi fare un confronto con film sull'ambiente universitario e giovanile degli anni '70, ne hai visti ? Ne conosci qualcuno?

1) Le due ragazze in coppia, l'amica coinquilina, l'ebreo amatore, il ragazzo senza casa , la terza della coppia di donne, il professore in crisi, il professore che va a Parigi

2) L'amore etc, il cinema, le disparità: fra cultura classica e cultura dei media, attività e passività amorosa, chi ha una casa e chi no etc ( le catastrofi). Le disparità si integrano e sono tutte necessarie :senza i film non c'è discorso , l' ebreo parla da solo , però il pensiero dà i concetti per pensare :omnia amor vincit

3) Il mondo separato dell'università che attenua le disparità anche se non le nasconde , non c'è futuro e neppure percezione di quello che potrebbe essere il mondo degli adulti adulti , la morte del professore è come in un cartoon

4) Se penso che Fichte nel Diritto naturale dice che le donne devono essere per natura passive e senza sesso , le considerazioni sono tante anzitutto che la rivoluzione femminile non puo' essere solo una questione di emancipazione ( le donne lavorano e hanno gli stessi diritti ) . C'è stata una rivoluzione simbolica che dando parola alle donne nelle rappresentazioni culturali ha prodotto profonde modificazioni di pensare e di vivere.

5) I temi soggettivi forse erano tutti vissuti in maniera piu' forte, la politica faceva correre idee piu' romantiche e la catastrofe spostata sulle azioni rivoluzionarie contro il sistema. ( cfr. Fragole e sangue )

Qui prevale la chiave soggettiva e individualista del 'piccolo gruppo', anche se c'è un modo collettivo e solidaristico di affrontare i problemi.
Di nuovo non c'è nulla: la rivoluzione sessuale era già avvenuta e negli anni '70 e si parlava apertamente delle diversità. C'erano stati film sull'omosessualità provenienti dal free cinema , cfr. Festa per il compleanno del caro amico Harold che si svolge tutto fra omosessuali maschi .In quegli anni in Italia uscivano ancora i film di denuncia sul Meridione e sui rapporti censurati e proibiti fra maschi e femmine.(cfr. i film di Lina Wertmuller). Non c'era ancora il divorzio e i film rappresentavano l'ambiguità e l'ipocrisia dei rapporti coniugali per es. Divorzio all'italiana
Di nuovo in questo film c'è l'omosessualità femminile e il modo 'normale' con cui viene affrontata cfr. altri film di giovani registe.