Voglio raccontarvi
il lavoro fatto a scuola con i film suggeriti da Nilde Vinci. Conosco
da molti anni Nilde e in seguito a lei l'attività dell'associazione
Lucrezia Marinelli. Siccome nella vita ci si sdoppia in tante identità,
adesso come insegnante parlo invece che da altri luoghi di convivenza
con il cinema, potente esperienza conoscitiva. Le immagini sollecitano
una costruzione di simbolico che si confonde con parole per le quali
merita utilizzare il tempo assegnato ai programmi.
Avevo proposto già all'inizio dell'anno un cineforum interno
all'attività della quinta ma senza molta voglia di organizzarlo;
non me la sento di chiedere alle ragazze e ai ragazzi ore in più
, anche ai licei dove l'orario è corto rispetto ai professionali
e ai tecnici , ma dove c'è in ogni modo moltissimo a casa da
studiare. Inoltre il dibattito sui film non riesce sempre a scovare
idee interessanti né a fare emergere dei punti di vista appropriati.
Questa classe quinta del Liceo Majorana di Desio, educatissima e silenziosa,
non era per niente brillante e neppure invogliante. Tutti i miei tentativi
di innescare qualche discorso storico-politico- esistenziale paravano
sempre in un discorso a due con Elisa, giovane gentile e generosa
simpatizzante della opposizione parlamentare attuale , dopo qualche
stentato intervento delle solite 'attiviste' e i 'soliti' rappresentanti
di classe.
Ho parlato con Nilde di questa situazione che mi ha proposto alcuni
film. Per sanare la situazione d'incapacità a partecipare in
questa classe, ho chiesto le ore d'approfondimento, presentando il
progetto di due proiezioni che permettessero di discutere i rapporti
fra i sessi e da posizioni temporali diverse: gli anni '90 e i '70.
Ho guardato i film e deciso di proiettare Amore e altre catastrofi
della ventottotenne australiana Emma-Kate Croghan, film uscito nel
1996 .
Il successo c'è stato, il film è piaciuto subito ed
è stato seguito con interesse. L'ora di discussione è
stata coinvolgente. Avevo preparato una serie di domande d'avviamento
per aiutare la memoria delle immagini. In realtà le domande
sono servite a puntualizzare che questo era un film femminile, senza
infilarsi nella solita neutralità mistificante della parità.
Bisognava dire anzitutto che questo film vedeva le donne protagoniste
non solo per la regia ma per le attrici, la sceneggiatura e altre
funzioni. La produzione è invece maschile. Inoltre i maschi
hanno ruoli in ogni modo visibili e compiono azioni 'da uomini' senza
cadere negli stereotipi. Dico questo perché 'la donna soldato',
'la donna che fa tutto come gli uomini e anche di più' è
un uso improprio della onnipotenza tecnologica che non serve a discutere
della differenza sessuale.
La prima osservazione è stata di un allievo che abbastanza
scopertamente si è riconosciuto nel 'bel tenebroso', nonché
studioso di lingue antiche e clandestinamente 'gigolo', come l'ha
chiamato lui. Sempre lo stesso ha riconosciuto la ''superiorità
femminile'' come tema del film . Le ragazze sono più' avanti
nei rapporti. Mentre alcuni maschi, si vede, che stanno 'ancora' dietro
alle battute contro gli omosessuali , le donne espongono una normalissima
relazione lesbica. La solita Elisa ha discusso questa relazione secondo
lei non generalizzabile, un'idealizzazione che non dura, oppure da
un'altra ragazza questa relazione è stata ritenuta sintomo
di confusione mentale perché non si può innamorarsi
di un uomo e contemporaneamente di una donna. Alla fine abbiamo concordato
che questa relazione che era una scelta molto riuscita per l'intera
storia si poteva intendere come un escamotage , una scelta come un'altra
per fare parlare la soggettività femminile in modo libero.
Non qualcosa di doveroso né registrabile per tutte le aggregazioni
giovanili.
Sicuramente è
un film dove non ci si può' nascondere dietro alla neutralità.
La regista ha pensato una storia per fare parlare le donne. Il protagonismo
femminile innesta una lettura diversa degli avvenimenti e fa saltare
le consuetudini dei canoni, anche femminili-femministi . E' questa
la bellezza del film.
Anche se per compiere il salto estetico la regista incorre in una
ripetitività temporale che non incide precisamente con i tempi
di oggi. Questo film può rappresentare altrettanto bene gli
ambienti in cui vivevo io a metà circa degli anni '70, come
quelli più gergali delle giovani e dei giovani .
Il secondo film è stato 'Fragole e sangue 'degli anni '70 e
sulle lotte studentesche. Un fallimento, il film mi è sembrato
noioso, con una rozza psicologia dei personaggi nè c'è
stato dibattito interessante.
Scheda
di lettura del film AMORE E ALTRE CATASTROFI un film di Emma-Kate
Croghan
Australia - 1996
Scenografia :Justine Brickle
Montaggio: Ken Sallows
Montaggio suono: Craig Carter
Sceneggiatura : Yael Bergman e Emma-Kate Croghan con Helen Bendis
Coproduttori : Helen Bendis e Yael Bergman
Soggetto : Stavros Andonis Eftthymiou
Produttore : Stavros Andonis Efthymiou
Elenca le/gli
interpreti del film a tuo parere importanti . ( Indica i nomi se li
ricordi ma spiega anche la caratterizzazione per identificarle/li
)
Quali sono gli
elementi narrativi della trama del film (per esempio :l'amore eterosessuale
e omosessuale
)
Vuoi fare un confronto
fra questo film (un prodotto artistico) a regia femminile e i serial
televisivi sulla vita giovanile ?
Quali sono secondo
te i limiti del film ?
Sai argomentare come la regia di una donna e il visibile contributo
femminile al film (scenografia, sceneggiatura, coproduzione ,le attrici
) operi uno spostamento di sguardo sulle ragazze e sul modo di intendere
la differenza sessuale ?
Vuoi fare un confronto
con film sull'ambiente universitario e giovanile degli anni '70, ne
hai visti ? Ne conosci qualcuno?
1) Le due ragazze
in coppia, l'amica coinquilina, l'ebreo amatore, il ragazzo senza
casa , la terza della coppia di donne, il professore in crisi, il
professore che va a Parigi
2) L'amore etc, il cinema, le disparità: fra cultura classica
e cultura dei media, attività e passività amorosa, chi
ha una casa e chi no etc ( le catastrofi). Le disparità si
integrano e sono tutte necessarie :senza i film non c'è discorso
, l' ebreo parla da solo , però il pensiero dà i concetti
per pensare :omnia amor vincit
3) Il mondo separato
dell'università che attenua le disparità anche se non
le nasconde , non c'è futuro e neppure percezione di quello
che potrebbe essere il mondo degli adulti adulti , la morte del professore
è come in un cartoon
4) Se penso che
Fichte nel Diritto naturale dice che le donne devono essere per natura
passive e senza sesso , le considerazioni sono tante anzitutto che
la rivoluzione femminile non puo' essere solo una questione di emancipazione
( le donne lavorano e hanno gli stessi diritti ) . C'è stata
una rivoluzione simbolica che dando parola alle donne nelle rappresentazioni
culturali ha prodotto profonde modificazioni di pensare e di vivere.
5) I temi soggettivi
forse erano tutti vissuti in maniera piu' forte, la politica faceva
correre idee piu' romantiche e la catastrofe spostata sulle azioni
rivoluzionarie contro il sistema. ( cfr. Fragole e sangue )
Qui prevale la
chiave soggettiva e individualista del 'piccolo gruppo', anche se
c'è un modo collettivo e solidaristico di affrontare i problemi.
Di nuovo non c'è nulla: la rivoluzione sessuale era già
avvenuta e negli anni '70 e si parlava apertamente delle diversità.
C'erano stati film sull'omosessualità provenienti dal free
cinema , cfr. Festa per il compleanno del caro amico Harold che si
svolge tutto fra omosessuali maschi .In quegli anni in Italia uscivano
ancora i film di denuncia sul Meridione e sui rapporti censurati e
proibiti fra maschi e femmine.(cfr. i film di Lina Wertmuller). Non
c'era ancora il divorzio e i film rappresentavano l'ambiguità
e l'ipocrisia dei rapporti coniugali per es. Divorzio all'italiana
Di nuovo in questo film c'è l'omosessualità femminile
e il modo 'normale' con cui viene affrontata cfr. altri film di giovani
registe.