La caratteristica
positiva di questo film è anzitutto la tematica perchè va dentro
a relazioni e sentimenti che le donne fanno succedere e sentire. Ho detto però
che "va dentro", non che va a fondo di questi intrecci per scoprirci
qualcosa.
Il film nasce
con la collaborazione di regista e sceneggiatrice.
Andrea Gibb scrive la traccia del film, facendone all'origine un corto
di 15 minuti, quando suo figlio ha nove anni, la stessa età
di Frankie.
Il sodalizio ha portato il film sul grande schermo (come gli riconosce
un critico inglese Barry Didcock - The Sunday Herald, Jan 16,
2005) e prodotto un lavoro pulito privo di grandi battute e fulminanti
scene.
Non è pienamente riuscito, non perchè sia noioso, come
di solito lo intendiamo, anzi, ci sono scene valide per tenere sveglia
la nostra attenzione, però non sempre il dialogo e la messa
in scena sono concordi. A volte c'è un soprassalto che non
giustifca pienamente il racconto, dove questo ampia le sue prospettive,
ciò che gli vien messo intorno è quasi fastidioso. Nonostante
il mare e il tiepido sole delle indefinite coste scozzesi, i volti
belli e naturali, gli interni provvisori e scaldati di vita comune
che mescolano i loro odori a quelli di negozi vetusti, la trama è
piena di buchi, come fa notare qualcuna di noi e come dice il critico
del New York Times, il quale aggiunge: il film è un
polpettone sentimentale, improbabile e fraudolento.
Insomma la ricerca scenografica, il fascino dell'ambiente e del casting
non hanno una traduzione altrettanto efficace e sincrona con la sceneggiatura.
Presentato alla sezione di Un Certain Regard del Festival di
Cannes 2004, a quanto dicono in G.B., ha diviso la critica inglese.
Dear Frankie,
considerando una cosa e l'altra, lo definisco: filosofico e lo suggerisco
alle insegnanti perchè serve per discutere. C'è infatti
un comportamento femminile che non sappiamo come giudicare. E' l'agire
delle donne impossibilitate a dare un padre degno per il proprio figlio.
E' una prosepttiva vuota di legge che può creare parole e punti
di vista nuovi. E' il lavoro che di solito riesce alla filosofia.
Il film vorrebbe
mettere il pubblico in vicinanza con il potere di adattamento dei
bambini, la loro saggia abilità di fare innamorare chi gli
vuole bene e vorrebbe offrire spunti e consenso all'ottimismo etico;
ci fa vedere le capacità di ripresa delle nostre società
occidentali, anche e soprattutto dove in contesti civili primeggiano
le donne. Racconta una storia europea, senza passare per i miti traditi
del successo e le perversioni, le corruzioni, le nevrosi della narrazione
americana, oppure la parabola proletaria e globalizzata del mondo
inglese alla Ken Loach. Il risultato è un film femminile, originale,
buonista, forse. E' un film con una storia senza storia, come
avviene in molte pellicole di donne, dove va però letto il
desiderio femminile di farsi storia, di tracciare il senso
dell'essere quello che siamo; una condizione che nasce dove è
impraticabile e inaccettabile il modo maschile di stare nella 'storia'.
La violenza come risoluzione di conflitti che attraverso l'ordine
familiare vanno a confluire nelle guerre.
La
trama del film
In un mondo tutto
inglese, anzi scozzese perchè il film è ambientato a
Glasgow, sullo sfondo il mare, quindi in un luogo aperto che il protagonista
definisce: ai confini del mondo, arrivano madre e figlia con Frank,
figlio e nipote delle due.
Frank è sordo, e molto intelligente, anche se non tira fuori
la sua voce; non c'è in scena un padre del quale, fino alla
fine del film, non sappiamo perchè è sparito nè
che cosa abbia fatto. Frank riceve regolarmente lettere di quest'uomo
dove dice che fa il marinaio e gira per i porti dei cinque continenti.
Queste lettere è la mamma di Frank a scriverle e a inventare
per il figlio una vita avventurosa sulla nave e nei posti più
lontani ! Frank ha una mappa con le bandierine rosse che seguono gli
itinerari di questo padre.
Frank a Glasgow scopre un ambiente scolastico accogliente e una dolce
bambina è diventata la sua amica preferita. Ma lui ama soprattutto
il compagno di banco che, un giorno, gli dà un foglio di giornale
con l'annuncio dell'arrivo della nave del padre e lo sfida a scommettere
sulla sua visita perchè per quel bambino l'uomo non esiste.
L'amica della madre, che è già disperata, le fa conoscere
l'uomo che le serve perchè a pagamento potrebbe fingere di
essere il padre. Capiamo subito, appena il bambino vede il padre,
che ha riconosciuto un'altra persona, infatti di nascosto andava a
vedere l'unica fotografia del padre, di fianco alla madre nella foto
delle nozze, una foto che poi lei strapperà. Il bambino, passato
il primo attimo di freddezza, sta al gioco, anche noi che guardiamo
ci stiamo perchè non capiamo più se se ne è accorto
che quello lì non è il responsabile della sua nascita
oppure no. Sta di fatto che Frank reagisce benissimo al contatto con
il bell'uomo e quando finisce la licenza anche la madre non
ci si trova affatto male, scoprendo dopo il bacio di addio che le
ha anche restituito i soldi pattuiti. La madre chiederà all'amica
chi era quel tipo che le aveva presentato, e verrà a sapere
che è il fratello di lei.
Intanto, attraverso le inserzioni sui giornali che vorrebbero riavere
contatti con lei, la madre ritrova la sorella del marito è
lei ad avvertirla del fratello malato e in fin di vita. E' colpa sua
se il bambino è sordo e adesso vorrebbe dirgli il suo dispiacere.
Quindi la fuga delle due donne serviva a sottrarsi alla sua violenza.
La madre accetta di rivedere il marito però rifiuta di portargli
il figlio, perchè quello <<è mio figlio>>
gli dice <<non è tuo>>. Dirà però
a Frank una mezza verità: che il padre sta molto male e lo
pensa. Morto il padre il bambino, silenziosamente, toglie la mappa
e non è più così bravo in geografia. Ormai anche
le lettere per Frank non hanno più possibilità di arrivare
se non che quando la madre torna alla posta per chiudere la cassetta
inaspettatamente le viene consegnata una lettera di Frank indirizzata
tramite il fermo posta al falso padre che lui sa benissimo essere
tale e, fra le altre notizie, gli comunica che è morto il suo
vero padre. Il
film finisce con questo conto in sospeso degli adulti che non sappiamo
se vorranno ritrovarsi ma non del bambino, però, che ha fatto
di tutto, per stare meglio nel mondo.