Donne e conoscenza storica
     

Dear Frankie di Shona Auerbach, GB, 2004

di Donatella Massara

 

 

La caratteristica positiva di questo film è anzitutto la tematica perchè va dentro a relazioni e sentimenti che le donne fanno succedere e sentire. Ho detto però che "va dentro", non che va a fondo di questi intrecci per scoprirci qualcosa.

Il film nasce con la collaborazione di regista e sceneggiatrice.
Andrea Gibb scrive la traccia del film, facendone all'origine un corto di 15 minuti, quando suo figlio ha nove anni, la stessa età di Frankie.
Il sodalizio ha portato il film sul grande schermo (come gli riconosce un critico inglese Barry Didcock - The Sunday Herald, Jan 16, 2005) e prodotto un lavoro pulito privo di grandi battute e fulminanti scene.

Non è pienamente riuscito, non perchè sia noioso, come di solito lo intendiamo, anzi, ci sono scene valide per tenere sveglia la nostra attenzione, però non sempre il dialogo e la messa in scena sono concordi. A volte c'è un soprassalto che non giustifca pienamente il racconto, dove questo ampia le sue prospettive, ciò che gli vien messo intorno è quasi fastidioso. Nonostante il mare e il tiepido sole delle indefinite coste scozzesi, i volti belli e naturali, gli interni provvisori e scaldati di vita comune che mescolano i loro odori a quelli di negozi vetusti, la trama è piena di buchi, come fa notare qualcuna di noi e come dice il critico del New York Times, il quale aggiunge: il film è un polpettone sentimentale, improbabile e fraudolento.

Insomma la ricerca scenografica, il fascino dell'ambiente e del casting non hanno una traduzione altrettanto efficace e sincrona con la sceneggiatura. Presentato alla sezione di Un Certain Regard del Festival di Cannes 2004, a quanto dicono in G.B., ha diviso la critica inglese.

Dear Frankie, considerando una cosa e l'altra, lo definisco: filosofico e lo suggerisco alle insegnanti perchè serve per discutere. C'è infatti un comportamento femminile che non sappiamo come giudicare. E' l'agire delle donne impossibilitate a dare un padre degno per il proprio figlio. E' una prosepttiva vuota di legge che può creare parole e punti di vista nuovi. E' il lavoro che di solito riesce alla filosofia.

Il film vorrebbe mettere il pubblico in vicinanza con il potere di adattamento dei bambini, la loro saggia abilità di fare innamorare chi gli vuole bene e vorrebbe offrire spunti e consenso all'ottimismo etico; ci fa vedere le capacità di ripresa delle nostre società occidentali, anche e soprattutto dove in contesti civili primeggiano le donne. Racconta una storia europea, senza passare per i miti traditi del successo e le perversioni, le corruzioni, le nevrosi della narrazione americana, oppure la parabola proletaria e globalizzata del mondo inglese alla Ken Loach. Il risultato è un film femminile, originale, buonista, forse. E' un film con una storia senza storia, come avviene in molte pellicole di donne, dove va però letto il desiderio femminile di farsi storia, di tracciare il senso dell'essere quello che siamo; una condizione che nasce dove è impraticabile e inaccettabile il modo maschile di stare nella 'storia'. La violenza come risoluzione di conflitti che attraverso l'ordine familiare vanno a confluire nelle guerre.

La trama del film

In un mondo tutto inglese, anzi scozzese perchè il film è ambientato a Glasgow, sullo sfondo il mare, quindi in un luogo aperto che il protagonista definisce: ai confini del mondo, arrivano madre e figlia con Frank, figlio e nipote delle due.
Frank è sordo, e molto intelligente, anche se non tira fuori la sua voce; non c'è in scena un padre del quale, fino alla fine del film, non sappiamo perchè è sparito nè che cosa abbia fatto. Frank riceve regolarmente lettere di quest'uomo dove dice che fa il marinaio e gira per i porti dei cinque continenti. Queste lettere è la mamma di Frank a scriverle e a inventare per il figlio una vita avventurosa sulla nave e nei posti più lontani ! Frank ha una mappa con le bandierine rosse che seguono gli itinerari di questo padre.

Frank a Glasgow scopre un ambiente scolastico accogliente e una dolce bambina è diventata la sua amica preferita. Ma lui ama soprattutto il compagno di banco che, un giorno, gli dà un foglio di giornale con l'annuncio dell'arrivo della nave del padre e lo sfida a scommettere sulla sua visita perchè per quel bambino l'uomo non esiste. L'amica della madre, che è già disperata, le fa conoscere l'uomo che le serve perchè a pagamento potrebbe fingere di essere il padre. Capiamo subito, appena il bambino vede il padre, che ha riconosciuto un'altra persona, infatti di nascosto andava a vedere l'unica fotografia del padre, di fianco alla madre nella foto delle nozze, una foto che poi lei strapperà. Il bambino, passato il primo attimo di freddezza, sta al gioco, anche noi che guardiamo ci stiamo perchè non capiamo più se se ne è accorto che quello lì non è il responsabile della sua nascita oppure no. Sta di fatto che Frank reagisce benissimo al contatto con il bell'uomo e quando finisce la licenza anche la madre non ci si trova affatto male, scoprendo dopo il bacio di addio che le ha anche restituito i soldi pattuiti. La madre chiederà all'amica chi era quel tipo che le aveva presentato, e verrà a sapere che è il fratello di lei.

Intanto, attraverso le inserzioni sui giornali che vorrebbero riavere contatti con lei, la madre ritrova la sorella del marito è lei ad avvertirla del fratello malato e in fin di vita. E' colpa sua se il bambino è sordo e adesso vorrebbe dirgli il suo dispiacere. Quindi la fuga delle due donne serviva a sottrarsi alla sua violenza. La madre accetta di rivedere il marito però rifiuta di portargli il figlio, perchè quello <<è mio figlio>> gli dice <<non è tuo>>. Dirà però a Frank una mezza verità: che il padre sta molto male e lo pensa. Morto il padre il bambino, silenziosamente, toglie la mappa e non è più così bravo in geografia. Ormai anche le lettere per Frank non hanno più possibilità di arrivare se non che quando la madre torna alla posta per chiudere la cassetta inaspettatamente le viene consegnata una lettera di Frank indirizzata tramite il fermo posta al falso padre che lui sa benissimo essere tale e, fra le altre notizie, gli comunica che è morto il suo vero padre.
Il film finisce con questo conto in sospeso degli adulti che non sappiamo se vorranno ritrovarsi ma non del bambino, però, che ha fatto di tutto, per stare meglio nel mondo.