Donne e conoscenza storica

 

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rassegna stampa

Sul numero 600 dei Cahiers du Cinema (aprile 2005) c'è un pezzo d'apertura dedicato a Florence Aubenas di Caroline Champetier Elle endure, elle resiste. Ne riporto e traduco dei passi.

Lei sopporta lei resiste

<<La souffrance n'est pas une star>> con questa citazione di Jean Luc Godard (Histoire(s) du cinema) Caroline Champetier apre il suo pezzo dedicato alla giornalista. Lei che ha curato la fotografia di film innovativi come Terra promessa di Amos Gitai specifica che ha accettato di rispondere alla richiesta della rivista a patto di non esprimere idee ma illustrare le sue parole con le immagini.

<<Tutto il mondo dopo il 1 marzo ha visto l'immagine di Florence Aubenas con le braccia avvolte attorno alle ginocchia, che si piega verso di sè, senza dubbio seduta al sole, probabilmente infreddolita ...nei primi piani abbiamo visto la faccia con le labbra secche, sporca e magra. I suoi amici hanno detto che si sentiva la collera nei suoi occhi e sulla sua bocca. ... mentre, molto scossa, mi lasciavo dietro il chiosco dei giornali l'occhio mi è capitato sulla coperrtina di una rivista dove un'attrice assumeva un'espressione impassibile e profonda. Lo choch di quelle immagini mi aveva presa alla sprovvista. La donna di 40 anni , bella , coraggiosa, intrepida e presa in trappola è sulle pagine rugose di un giornale. L'attrice tirata e falsamente ispirata sulla carta patinata. Ho cominciato a pensare che un giorno un regista ispirato anche lui si servirà di questa donna per fabbricare un personaggio e un'attrice lo interpreterà e mi è montata la collera. >>

C.C. mette in gioco altre immagini di scena <<perchè la metafora aiuta a comprendere>>. Con i Cahiers fa una lista dei films sugli ostaggi, la maggior parte sono su chi prende in ostaggio. Altre immagini che ritornano sono distanti da quella di F. A. sia la Falconetti della Giovanna d'Arco di Dreyer che la Nicole Kidman di Dogville. Questo parallelo è troppo brutale e quell'altro è troppo manicheo e senza speranza. <<Ancora una volta mi aiuta il cinema e dalla metafora passo al controcampo ...>> Sono le immagini di La nuit du chasseur(il film di C. Laughton del 1955, tit. or. The night of the Hunter; tit.it. La morte corre sul fiume) che diventano le più pertinenti perchè il film riporta al tempo presente:<< la seduzione dannosa di Mitchum, il falso pastore, il falso padre e la dimensione d'infanzia di Florence Aubenas, accoccolata su di sè, le ginocchia sotto il mento che espone la durezza di un ragazzo che non dirà mai il suo segreto e la vulnerabilità dell'adolescente sempre scarmigliata. C'è in La nuit du chasseurs uno sguardo profondissimo sull'infanzia e la protezione che essa domanda, i rischi ai quali è esposta. ... Come dice Rachel Cooper il personaggio che interpreta Lilian Gish, i bambini soffrono e resistono.