Donne e conoscenza storica
     

 

Il testo prosegue:


L'archetipo cinematografico

I nomi e le fasi

Gli uomini e i padri

 

Black Mamba, una donna, i suoi nomi e la molteplice personalità femminile.

di Emanuela Liverani

"Quando si è impegnati nel combattimento, l'annientamento del nemico deve essere l'unico pensiero del guerriero...Questa è la prima e più importante regola del combattimento"
Hattori Hanzo

Black Mamba:"Vuoi restare al matrimonio?" Bill:"Solo se posso sedermi dal lato della sposa" Black Mamba:"Sarai un po' triste e solo nel mio lato" Bill:"Il tuo lato è sempre stato un po' triste e solo, ma non mi metterei da nessun'altra parte".

Combattimento e solitudine. Stati naturali comuni all'esistenza umana, i due punti fondamentali di Kill Bill, film di successo firmato Quentin Tarantino, il quarto del più grande giocatore d'azzardo che il cinema conosca, opere che si cibano dei propri simili tramite il filtro di una genialità avulsa dal ristretto concetto di autorialità quale scarto qualitativo, divoratore di generi e suggestioni capace di oltrepassare i ridicoli confini tra cinema "alto" e "basso" centrifugando tutto l'immaginario audiovisivo meritevole di attenzione sia esso cinema o televisione. Un film diviso in due parti complesso e metacinematografico quanto mai, entro cui è possibile ritrovare persino intere scene riconducibili al passato più o meno recente del cinema mondiale, tanto da impegnare molti nello stilare un dizionario di curiosità; un opera debordante di azione, spettacolo e sentimenti contrastanti frutto della collaborazione tra il filmaker statunitense e Uma Thurman, attrice divenuta ormai simbolo di Tarantino e protagonista del film, nata durante le riprese di Pulp Fiction, chiacchiere, scambi di punti di vista consacrati da quel Q&U che appare nei titoli. Insostituibile la Thurman, al punto da provocare lo slittamento delle riprese di oltre un anno a causa della sua gravidanza. Tarantino può.

Tanto si è parlato di Kill Bill, tanto se ne parla, tanto avremmo potuto ancora dire, eppure quello che qui interessa è considerare la figura femminile protagonista, ragione della gargantuesca (parafrasando Elle Driver nel film) opera tarantiniana. Poiché Kill Bill è un film tutto al femminile.
Donna è la protagonista, donne le sue migliori antagoniste, donne le giovani presenze traumatizzate da un'infanzia conclusa in anticipo, donna la figlia ritrovata. Al contrario, tranne le figure maschili portatrici di insegnamenti ed esperienze fondamentali, come vedremo, gli uomini sono generalmente personaggi privi di spessore caratteriale, finanche ridicolizzati dalla forza, dalla passione, dalla costanza, dall'astuzia delle donne.

Che donna è il personaggio conosciuto come Black Mamba/The Bride, e di quale tipologia femminile è portatrice? Quali sono le caratteristiche che ne hanno determinato il successo, tanto da condurre molte donne, soprattutto giovani, a identificarsi con lei?

Black Mamba/The Bride (il serpente velenoso e la sposa) e i suoi mutamenti corrispondono ad altrettante tappe, quelle possibili, di una donna: l'autonoma ascesa verso la totale indipendenza, l'amore e la sua illusione, la maternità e la ricerca di pace trovata momentaneamente in un giovane uomo giocoso e appagato dalla sua semplice esistenza ma non amato, la disillusione e il tradimento, la solitudine e l'utilizzo di se stessa come strumento di annientamento nella vendetta, l'incontro inaspettato con una maternità rinnovata e quindi con la necessità di rimanere in vita, ed infine la rinuncia ad un amore nemico di se stesso e la scelta di rimanere, almeno per il momento, solo una madre.

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