Donne e conoscenza storica | |
Il film è stato
in concorso a |
Addio
Lugano bella
Difficoltà:
fare parlare una storia che non ha corso nei libri di scuola né
nei mass media, ed è la storia di due generazioni. Fare parlare
questa storia e farla comprendere alle persone giovani che spesso sanno
tutto, hanno letto, sono informati e testimoniano: come copie fedeli di
un linguaggio che è un reperto d'epoca. Oppure fare arrivare una
storia a chi cresce all'ombra della rimozione, ma vive nel presente delle
relazioni. Giovani e non giovani che non conoscono la storia caricata
di giudizio e di esperienza, trovano in questo film immagini tracciate
sul presente. In questa trama che
quindi non è documentarista di una storia fatta sparire, nascosta
subito, c'è lei una donna leggerissima ma inconfondibile e irremovibile
che tesse i significati fra uomini e donne. Che si espone al giudizio
delle altre donne dichiarando, nei fatti la fedeltà duratura alla
politica maschile, raccontando i primi incontri con i gruppi di donne
dai quali la allontanano le compagne che disapprovano la politica dell'autocoscienza.
E infine l'incontro con un pensiero 'sconvolgente' Luisa Muraro. L'ordine
simbolico della madre e il pensiero filosofico. |