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La Gaumont ha annunciato che metterà a disposizione dei «naviganti»
in rete i suoi archivi di film, un patrimonio di immagini importante
che documenta il XX secolo - si va da una visita nell'atelier di Picasso
al racconto della cronaca dei primi Novecento... Sul sito (www.newsreels.gaumont.com)
è già possibile trovare attraverso una serie di parole-chiave
l'elenco di tutti i soggetti trattati dall'Attualità Gaumont
(e Eclair) tra il 1910 e il 1980 con il testo integrale dei servizi.
Si possono anche visionare le immagini direttamente sullo schermo del
computer. Con la messa a punto definitiva dell'operazione 6000 ore di
documentari potranno essere consultate del tutto gratuitamente dai possessori
di una password e di una connessione veloce, finora riservati dalla
Gaumont ai ricercatori specializzati, come le tv o le agenzie di immagini.
Oltre alla novità, la consultazione cioè degli archivi
a distanza, e al al piacere di visionare dei materiali unici quali questi
«documentari» - una specie di cinegiornali con temi e materiali
molto differenti - la decisione della Gaumont prefigura un cambiamento
radicale nell'uso degli archivi, e apre uno spiraglio alla fruizione
via internet anche dei film di finzione, cosa del resto che la direttrice
della Cinémathèque Gaumont ha annunciato per il futuro.
Per questo Offroy lavora con grande cura su restauro e conservazione
delle copie in 35 millimetri. Da lì, infatti, è possibile
ricavare delle copie in supporti diversi, e grazie a questo impegno
sarà possibile anche mettere in rete l'intero catalogo della
Gaumont.
Chiaramente
i responsabili della cineteca Gaumont si sono posti il problema della
pirateria e per evitare ogni rischio le immagini in rete saranno protette
con una tecnica che ne impedisce la ripresa, semplificando comunque
la possibilità di visionare i film fuori dalle logiche spesso
complicate dei diritti.
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