Donne e conoscenza storica
         
 

Il Manifesto 31-10-2002

Sulmonacinema, festival senza confini
G. SBA.

 


Sulmona terra di Ovidio poeta mai riconciliato della metamorfosi e dell'ars amandi, presenta, dal 4 al 9 novembre, la XX edizione del suo festival cinematografico, diretto da Roberto Silvestri. Dopo aver vagato per il mondo la rassegna competitiva, con opere prime e seconde, ha posato lo sguardo sul cinema latino conservando comunque quell'anima itinerante per i luoghi del mondo e della mente. Nel concorso sono infatti selezionati otto film di un cinema contaminato, vagabondo, perlopiù femminile (sei in tutto le opere di cineaste) e indipendente che ha puntato il suo obiettivo sul corpo come presenza mutante, erotica o migrante per passione o necessità. Saranno dunque presentati: Zorba il Buddha di Antonio Sucameli, American Magus di Paola Igliori dedicato a Harry Smith alchimista dell'underground americano, Benzina di Monica Stambrini, L'appuntamento di Veronica Bilbao La Veija, Aprimi il cuore di Giada Colagrande, Giravolte di Carola Spadoni, Respiro di Emanuele Crialese e Strike a light di Giovanna Sonnino. E se il corpo è il vettore di immagini e emozioni privilegiato da certo cinema la rassegna non poteva che aprirsi con un omaggio al poeta sostenitore del «corpo senza organi»: un lavoro teatrale di Claudio di Scanno tratto da Pour en finir avec le jugement de dieu di Antonin Artaud (cui sarà anche dedicata una retrospettiva con 4 film e due incontri-seminario coordinati da Antonio Attisani e Alessandro Cappabianca). Raggiungono gli schermi di Sulmona anche gli esempi di un cinema raro e azzardato per scelte e strategie produttive. Per la prima volta in assoluto una retrospettiva mostrerà l'opera di Adriano Celentano cineasta (recuperate anche grazie alla passione di alcuni collezionisti tre delle sue quattro regie). Un altro omaggio è dedicato al «cinema fatto a mano», prezioso e sovversivo di Antonio Margheriti. E per ribadire la sua natura migrante il festival chiude con il Viaggio in Italia di Martin Scorsese.