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Prigionieri
della guerra
di Yervant Gianikian e
e Angela Ricci Lucchi
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su Inventario balcanico
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Prigionieri della guerra 1915-1918
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Nel sito di Stringer
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l'ipertesto
Donne
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Articolo di Elena
Rossi che illustra la storia della
fotografia nell'India vittoriana
Quetta
Front, 1920, Baluchistan
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Images
d'Oriente - "Tourisme vandale"
(Italy / France, 64')- 2001
regia di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
di Donatella Massara
E' il documentario
che la coppia ha presentato alla rassegna 'Nuovi territori' della Mostra
Cinematografica del Cinema di Venezia 2001. Orientalismi è
il titolo tradotto in italiano.
Ampiamente elogiato dalla critica cinematografica è stato presentato
il 13,12, 2001 a Milano allo Spazio Oberdan con la regista e il regista.
Come gli altri documentari della coppia anche questo ripropone la storia
interpretata dal recupero di materiale cinematografico d'archivio.
Siamo in India nel 1928; poco prima lo scoppio delle rivolte anticoloniali,
un gruppo di donne e uomini è in visita turistica ai domini britannici
del continente indiano. Apparentemente innocua la relazione fra ospiti
e ospitati si presenta, fin dal titolo, come una proposta sbilanciata,
quasi un sopruso. E siamo noi a rivelarci a noi medesimi guardando come
un ignoto occhio riprese a suo tempo la testimonianza di una vacanza.
Siamo noi stessi a denunciarci se siamo costretti a guardare i piedi guantati
nelle robuste scarpe occidentali sui prati dove i locali camminano con
i piedi nudi o con le pantofole damascate del costume indiano. Quello
che svelano fotogrammi rallentati e a volte fermati e ingranditi - secondo
lo stile di questa coppia - costituisce lo spunto di una straordinaria
e efficacissima ricerca storica. Questi scorci dicono nascondendo forse
più che evidenziando. Porgono a chi guarda i lati migliori; e non
a caso la parte finale di queste bobine era stata tagliata dal prodotto
finale. Sono le riprese dove gli occidentali usciti di scena riprendono
l'India, quella della povertà estrema e anche delle donne in sari
che abbracciano e danzano con figlie e bambine, del fachiro che si lava
nel Gange, del contadino che traccia il solco a bordo di un aratro e usa
il piede in mancanza di un erpice adeguato. Anche la versione ufficiale
mescola educatamente due situazioni e ne presenta una compresenza non
scontata, ricercata e determinata dai rapporti di potere fra colonizzati
e colonizzatori.
Dopo avere visto poche automobili incrociare gli elefanti che portano
sul groppone quattro turisti incastrati in una pedana, più il conducente
annidato sul collo del bestione, oppure sfiorare il 'vigile' che smista
un traffico di carrozzelle a traino di ciclista umano o di bestia, ci
si sente maltrattattate come la collina di pietra di un probabile santuario
sulla quale i turisti portano i loro piedi fino alla vetta dove - in realtà
- non c'è assolutamente niente.
Né è difficile percepire che invece è una giovane
ed elegante donna del gruppo di ricchi turisti a sentirsi minacciata nella
vicinanza con svariati notabili del posto ripresi a ricevere i visitatori
e le visitatrici straniere. Più volte in primo piano questa bella
signora si scosta, senza muoversi dalla sua posizione, e pencola verso
gli uomini del gruppo di appartenenza avvertendo inconsciamente il pericolo
di una terra straniera.
Il commento cantato di Giovanna Marini accompagna le immagini ripetendo
in francese brani come: << L'homme blanc possède une qualitè
qui lui a fait faire du chemin: <<l'irrespect
>> Le Blanc
ne se laisse arréter par rien.>> Henri Michaux, Un barbare
en Inde, 1933; versi di L' èpoque des illuminè,
1927 ; frasi: <<Gopal Chauddhuri, vent'anni. Il braccio sinistro
paralizzato, la gamba sinistra che trema. Lo hanno riempito di botte dal
lunedì al mercoledì.
Hellen Majumdar, studentessa in farmacia; non ci sente più. Entrambi
i timpani sfondati. Il labbro inferiore lacerato, la bocca piena di sangue.
Indira Chakravati, studentessa in filosofia: l'ufficio è stato
devastato. Le ragazze picchiate e arrestate. Non vuole dire altro
Shakuntala
Das, studentessa in fisica. Non sa cosa le è successo (il medico
me lo spiega: stupri ripetuti, contusioni addominali).
Sushil Kumar, sfuggito all'arresto, mi porta l'ultima lista dei morti.
A Alipore, le donne si siedono per terra. Sembra che vogliano rimanere
così, sulla strada e nei campi, fino a quando le autorità
non decideranno di arrestarle>> di Mircea Iliade, <<Fragments
de la rèvolution civile>>, Journal des Indes, avril-mai
1930
Questa coppia considerata
maestra del cinema sperimentale è uscita in pubblico con il primo
rimarchevole lavoro nel 1981. Complessivamente hanno messo insieme una
filmografia di 45 film con Erat-che sora del 1975 fino a Visioni
del deserto del 2000 e a Orientalismi del 2001
Il cinema di Gianichian e Angela Ricci Lucchi è una riciclatura
di materiale documentario di svariata provenienza. E' un lavoro di documentazione
storica, costruito per opposizione esplicita all'arte della velocità
del Futurismo; si svolge su sequenze rallentate che obbligano chi guarda
a studiare i fotogrammi, toglierli dall'innocenza e pensarli nei particolari
spesso ingranditi e sui quali si ferma la camera.
Scrivono nel saggio 'La nostra camera analitica'
:
Presentazione
di
Images d'Oriente -
Tourisme vandale a 'Nuovi Territori' di
Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
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