Kare
Kare Zvako
di Tsitsi Dangarembga, Zimbabwe, 2004, 30', 35mm, Primo
premio per il migliore cortometraggio al Festival del Cinema Africano 2005, Ziff
2004
Guardare
il mondo e sapere che esiste la differenza sessuale porta a considerazioni che
non sono quasi mai allineate. A volte però lo sono. Il premio per il migliore
cortometraggio riconosciuto alla scrittrice dello Zimbabwe Tsitsi Dangarembga
per il film Kare Kare Zvako mi ha fatto sentire in sintonia con
chi lo ha scelto. Penso infatti che sia un film speciale, originale perchè
mette in immagini e parole quella sfida a cielo aperto che è il simbolico
femminile. L'autrice rielabora una leggenda shona e, non senza volerlo
ma pienamente consapevole di farlo, intreccia un dialogo con le donne che lo vedono,
indicando insieme a una storia, un giudizio sul mondo, una interpretazione dell'essere
madre che non ha alcunchè di lezioso, artificioso, ripetuto. Una ideazione
'pura' che solo una cultura africana è in grado di mostrare.
Con
una sottile ironia che stempera la storia - di per sè tremenda - l'autrice
ci tiene vicine a lei e al senso della vita che, per una donna, anche al livello
della sopravvivenza, non è mai semplice riproposizione della natura ma
sempre e comunque feconda rielaborazione simbolica fino a contaminarne i segni
che la racchiudono.
Il
commento continua con la trama del film e altre notizie.