Donne e conoscenza storica
     

 

The Fall of Fujimori
di Ellen Perry, USA, 2005

Il documentario è stato presentato a Milano al Milano Film Festival. Protagonista è Fujimori ex presidente del Perù, El Chino come era chiamato e acclamato negli anni passati. Attualmente vive rifugiato in Giappone dove, strette buone relazioni con le autorità governative, vive protetto benchè il Perù lo accusi di alto tradimento e gli dia la caccia per i reati di corruzione, sequestro di persona e assssinio. Fujimori conta sulla capacità della gente delle sue parti di dimenticare e sostenendo che dio gli ha dato la vocazione a fare il presidente vuole ripresentarsi nel 2006 alle presidenziali peruviane.

La regista, produttrice e cosceneggiatrice Ellen Perry ha riscosso con questo film gli applausi del pubblico che hanno apprezzato la misura e l'understatement con cui ha affrontato la storia di Fujimori, riuscendo allo stesso tempo a mettere in evidenza i tanti aspetti umani più che politici che appartengono al personaggio e la sua traiettoria politica che a quanto pare non è ancora conclusa.

Per quanto riguarda il mio interesse vorrei specificare che mi appassionano le narrazioni femminili della storia politica del nostro tempo. Ogni volta che leggo un libro o vedo un film su questi argomenti mi aspetto sempre più considerazione delle autrici verso le protagoniste femminili delle vicende narrate. Questa volta bisogna dire che anche se la regista non dedica tutta se stessa a sviscerare il tema, tuttavia le donne che partecipano alla traiettoria politica di Fujimori, che sono la moglie la figlia, sono non solo protagoniste per quello che hanno fatto finora ma anche perchè la regista le fa intervenire all'interno del film e nel finale ce le ripresenta come un effetto di controcampo che mette il protagonista ancora di più sotto una luce paradossale.

Il documentario ha per protagonista Fujimori ed è lui che risponde all'intervista che conduce tutto il film intercalata con la storia della sua ascesa e di come è intervenuto nella vita sociale ed economica del Perù. Il protagonista è sotto i nostri occhi, Ellen lo riprende e gli fa domande e lui racconta, proclamando la su verità e la sua innocenza mentre la faccia e i gesti denunciano imbarazzo e preoccupazione. Il film racconta la storia di quello che accaddè negli anni del suo mandato fra il 1990 e il 2000.

Fujimori figlio di genitori giapponesi era uno sconosciuto docente universitario di matematica, vinse le elezioni nel 1990 suscitando un alto consenso popolare. Il suo proposito era sconfiggere il terrorismo di Sendero Luminoso e del Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru (MRTA). Così nel 1992 fa un autogolpe, elimina le garanzie costituzionali e si propone di battere con tutti i mezzi i gruppi guerriglieri. Riesce a fare incarcerare Abimael Guzmán, il fondatore di Sendero Luminoso, attualmente scarcerato e in attesa di un nuovo processo di un tribunale civile anzichè militare. Affiancò in questa battaglia Fujimori Vladimiro Montesinos un avvocato legato alla CIA che mette a capo dei servizi di intelligence nazionali (SIN). E' costui che inizia la 'guerra sporca'e molte persone spariranno e saranno ammazzate senza processo. Chiunque poteva essere messo in prigione solo per il sospetto di terrorismo.

Nel 1992 la moglie, Susana Higuchi, anche lei di origine giapponese, un ingegnere civile, un bel giorno accusa pubblicamente la sorella del marito di essersi tenuta - per metterli in vendita - i vestiti migliori che il Giappone aveva mandato per essere distribuiti ai poveri. Viene chiusa nel palazzo presidenziale però inizia così la sua presa di distanza e una delle prime accuse di tirannia e corruzione lanciate verso Fujimori . Più avanti la signora si presenterà anche alle elezioni come avversaria del marito. Intanto arriveranno al divorzio. L'intervista a lei non dice molto e occupa una parte molto piccola del filmato però veniamo a sapere, alla fine del film che attualmente siede al congresso, il parlamento peruviano dove è stata eletta nel 2001 con il Frente Independiente Moralizador. Nell'intervista ci dice che il marito è un gran bugiardo e che con lui è stata felice fino a che non è entrato in politica. Il ruolo di first lady dopo il divorzio lo prenderà la figlia che a quel tempo ha solo 20 anni.

Fra il 1999 e il 2000 scoppia lo scandalo che sancirà la fine di Fujimori, vengono trasmesse per televisione delle sequenze di una registrazione dove, durante la camapagna elettorale, Montesinos è visto allungare mazzette a un parlamentare della parte avversa. A questo filmato ne seguono decine e decine di altri simili. Montesinos sparisce e Fujimori gli dà la caccia, fino a che riesce a impossessarsi delle centinaia di videocassette che quello aveva fatto. Il presidente se le tiene per tre giorni e le consegna alla polizia solo dopo avere ovviamente fatto sparire quelle che lo compromettevano. Intanto la Svizzera denuncia che Montesinos ha un conto in banca di parecchie migliaia di milioni di dollari.

Fujimori è costretto a dichiarare pubblicamente che non presenterà la sua candidatura alle elezioni. Durante un volo l'aereo presidenziale devia verso Tokio e lì Fujimori si rifugia lasciando non solo il suo paese al quale non renderà conto di quanto era accaduto ma anche la figlia che rimane sola nel palazzo presidenziale. La ragazza lascerà in lacrime il palazzo e con grande dignità e senso di responsabilità -come viene fatto notare nel commento finale di un giornalista intervistato- non lascerà mai il suo paese.