Donne e conoscenza storica
    

 


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Il monumento dedicato alla regina Vittoria davanti a Buckingham Palace

La fotografia di Gertrude Jekyll designer di giardini (1843-1932) al Museum of garden History. Notizie su di lei e il suo lavoro, aveva disegnato più di 400 giardini, al sito

Il Museum of Garden History a Lambeth Palace Road davanti al Lambeth Bridge nella South Bank. Qui sono ospitate - fra le altre testimonianze - le immagini d'epoca di G.J. e dei suoi giardini. Al Museum c'è una signora inglese che parla italiano e spagnolo e un servizio di buffet vegetariano ottimo.

Una rosa nel giardino del Museo

Il cartellone che porta al Florence Nightingale Museum in un edificio del Saint Thomas Hospital al 2 Lambeth Palace Road vicino al ponte di Westminster (South Bank).

La leggendaria 'signora della lampada' è una delle figure femminili che più hanno colpito la mia immaginazione, che ero bambina negli anni '50. Allora non me lo raccontava l'enciclopedia su cui soddisfavo la mia curiosità però F.N. non è stata solo l'eroina patriottica famosa per la sua opera infermierirstica. Forse aveva ragione Lytton Strachey che la definì 'innamorata della guerra' nella sua biografia. Andò infatti in Crimea portando con sè le infermiere che formava per fondare due ospedali e curare i soldati che morivano a centinaia nella guerra combattuta dagli inglesi, dai turchi, dai francesi e anche dagli italiani contro i russi, per ragioni di predominio territoriale. Rischiò lei stessa la vita per malattia contratta in quella regione malsana. La regina Vittoria volle per lei una menzione speciale. Non le fu facile, tuttavia, farsi riconoscere e fino agli ultimi mesi della sua permanenza in Crimea non ebbe la direzione generale degli ospedali dove erano presenti anche i religiosi e le religiose.

Il percorso del museo racconta la sua vita con immagini, reperti e commenti. L'interpretazione moderna è che fu una figura femminile contro alle rigide regole del suo tempo che volevano le donne in casa, madri, figli e mogli ubbidienti. Mi chiedo: è utile vederla così ? Lei lo sapeva che andava contro il suo tempo ? o lo interpretava alla sua maniera, come facciamo tutte noi ?

Meglio osservare a come si rappresentò lei stessa, anche solo nelle frasi del suo diario stampate in grande nei cartelloni esposti al Museum. Leggiamo che rinunciò deliberatamente a un grande amore, un poeta che l'amava, perchè se questa unione - dice - avrebbe soddisfatto due componenti della sua persona la passione amorosa e quella della conoscenza non avrebbe però risposto al suo ideale morale (lo chiama proprio così). Sostenne che Dio l'aveva chiamata a occuparsi degli altri. Nonostante appartenesse a una famiglia ricca, colta e anche aperta - che non la osteggiò anche se non la approvò pienamente - diventò infermiera, facendo la volontaria in ospedale a Parigi. Questo avvenne in un epoca in cui questo mestiere era bassamente considerato. Le donne che curavano erano considerate e raffigurate da Dickens così nella vignettistica del tempo ubriacone, interessate e rozze.
Fu lei a rimettere le donne che curano nella loro storia, lunga, antica, gloriosa e espropriataci dal pensiero maschile.

Notizie su F.N al sito del Museum