Donne e conoscenza storica
         
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La storia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia

 

http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/peteani/index.htm

http://www.geocities.com/ondinapeteani/Ondina-Peteani.html

http://www.trieste.cgil.it/Documenti/Convegno%20due%20donne.htm

http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieitalia/biografieitp.htm

http://www.atuttascuola.it/materiale/storia/ondina_peteani.htm

http://ondina-peteani.icqs.com/

La ricorda il figlio Giovanni:
Il regista Piero Panizon ( regista telegiornale Rai - 3 Roma ) ha stilato la bozza di una partitura
teatrale imperniata sulla storia di Ondina fra il pionierismo resistenziale, la tragedia
del Lager, la riemersione con il riscatto del ritorno alla Vita,
tramite l' esperienza di ostetrica, la libreria con mio padre, la fondazione dl Circolo
dei Giovani e l'attivita` internazionale, la realizzazione della prima tendopoli a Majano
in conseguenza del terremoto del Friuli.

L'impegno sociale alimentato dal suo inesauribile altruismo, come titolava un articolo
firmato dall'allora Direttore dell'Unita`Veltroni in occasione degli auguri per il suo
settantesimo compleanno dalle colonne dell'Unita` non venne meno in alcuna stagione della sua vita,
sempre lottando contro prevaricazione, razzismo, nella costante difesa dei valori della liberta`, etica, politica e sociale.

Divenne portabandiera di un'altra categoria al tempo istituzionalmente sottovalutata, quella degli anziani,
assumendo incarichi di primo piano in campo nazionale nell'ambito sindacale ed associazionistico.
Nell'intervento al 15esimo congresso del PCI dove, in veste di esponente del
Sindacato Pensionati CGIL, sferzo` la Direzione sull'improcastinabile sviluppo delle
tematiche socio-politiche a favore degli anziani.
Sue le parole: << Se l'unita` e` la leva sulla quale fare forza, la saldatura tra le generazioni
e` fondamentale per realizzare una societa` nuova e respingere ogni forma di emarginazione
e di isolamento. >>
L'assise espresse ampio consenso al suo discorso attribuendole ironicamente l'appellativo di "pantera grigia".
Assunse la direzione dell'Associazione Nazionale ex Deportati di Trieste e fu la referente per una
decennale ricognizione sulla fenomenologia femminile nei campi di sterminio nazisti, mossa dalla
direzione generale dell'ente morale. Ed anche qui allontanandosi dalla figura di vittima passiva,
incarnando semmai l'impegnativo ruolo di testimone storico, si attivo` inesauribilmente fino alla malattia,
conseguenza indelebile del suo passaggio ad Auschwitz, raduno` le rimanenti risorse in molteplici
adempimenti che contribuirono alla presentazione del progetto di legge per La Giornata della Memoria del 27 Gennaio.

Il segretario DS Stelio Spadaro, il Presidente Claudio Tonel sono testimoni dell'impegno di Ondina negli ultimi 50 anni.

A Trieste, garante assoluto e` in Segretario Confederale CGIL, Renato Kneipp, nato con l'assistenza
dell'ostetrica Ondina Peteani e formatosi nelle file del Circolo dei Giovani "Ho Chi-Min" da Ondina
fondato ed in seguito assorbito dalla ricostituita (1971) Associazione Pionieri d'Italia di cui fu ispiratrice,
ri-fondatrice e coordinatrice nazionale.

Femminista ante litteram? No. Forse potrebbe essere definita instancabile costruttrice di pace ma
primariamente, fermamente, ostinata cacciatrice d'ingiustizie. Ad ogni livello, latitudine, grado.

Di lei ha recentemente scritto l'ex Ministro Willer Bordon, nel saluto alla prima conferenza istituita quest'anno
a Trieste su Ondina Peteani, in merito alla ricorrenza del 27 gennaio 2004, Giornata mondiale della Memoria: