|
Le
donne spiegano l'Islam
In un convegno domenica prossima al Polivalente le musulmane racconteranno
la loro cultura
«Vogliamo far conoscere a tutti come viviamo»
di
Milena Arnaldi
Imperia Chi sono e come vivono le donne musulmane, il mondo, le abitudini,
la cultura, le tradizioni, la condizione femminile secondo l'Islam.
Ad aprire le porte delle proprie case, a parlare di come e perchè
portano il velo, di come si vestono, cucinano, e crescono i figli, è
un gruppo di donne musulmane che domenica prossima, 29 dicembre, darà
vita ad un incontro organizzato al Centro Culturale Polivalente. Sarà
molto più di un convegno o di una semplice tavola rotonda: le
sezioni femminili dei Centri Islamici Culturali di Imperia, Oneglia
e Porto Maurizio puntano ad allargare gli orizzonti proponendosi alla
città come veicolo di approfondimento e conoscenza di un mondo
lontano e troppo spesso frainteso. Un modo molto concreto, semplice
e vero per parlare di un mondo visto soltanto attraverso le pagine dei
quotidiani, attraverso le immagini della televisione.
Tema della giornata, che prenderà il via alle ore 10.30, sarà"La
voce delle donne musulmane" e nel ruolo di relatrici sono state
invitate alcune sorelle provenienti da diverse località imperiesi,
ma anche dal nord Italia e da Nizza.
«Vogliamo far conoscere la nostra voce per far conoscere il nostro
modo di essere, di vivere e di pensare - spiega una delle promotrici
della giornata Farida Ferdjallah, stilista, artista e mamma di due splendidi
bambini - E' per questo che abbiamo invitato le nostre sorelle e soprattutto
l'intera città. Cercheremo di rispondere a domande semplici e
complesse che riguardano il mondo dell'Islam e in particolare approfondiremo
il ruolo della donna nella nostra religione. Perchè portiamo
il velo, perchè non mangiamo il maiale, perchè i nostri
mariti si possono sposare più volte.. Non è semplice capire
il nostro mondo, non si può giudicare se non si conosce.».
La giornata di approfondimento proseguirà fino al tardo pomeriggio:
è prevista un'interruzione per il buffet, un ricco momento dedicato
alle tradizioni gastronomiche con i piatti tipici cucinati dalle donne
marocchine, algerine, arabe, palestinesi e turche.
Ci saranno dolci algerini, il pane del Ramadan, il pane turco con il
formaggio, dolci palestinesi come la crema di ceci, il Makrudh tunisino,
Baklawa turco, le piramidi " Samsa" di mandorle, cocco, sesamo
e miele. Sarà dedicato un piccolo spazio anche per le specialità
liguri e italiane con pizza e torta di verdura e in un intervento si
parlerà anche di cucina macrobiotica.
«Apriremo idealmente le nostre case - continua Farida - per far
capire come viviamo, come ci vestiamo e come ci muoviamo nella nostra
quotidianità. Non siamo queste cattive persone che i media dipingono
con troppa facilità, siamo dolci, molto religiosi. Quando la
fede entra nel cuore le persone sono più serene e tranquille».
Le donne musulmane hanno pensato a tutto, anche ai piccoli problemi
organizzativi delle altre mamme. Ecco che è stato predisposto
un servizio di baby-sitting nella sala attigua a quella delle conferenze
con video e cartoni animati, giocattoli. Nessun problema anche per le
inevitabili barriere determinate dalla lingua: sarà organizzato
un servizio di traduzione quindi le donne invitate potranno esprimersi
liberamente nel proprio idioma.
|