Donne e conoscenza storica
         
sta in IL Secolo XIX on line 22,12,2002
 

Le donne spiegano l'Islam
In un convegno domenica prossima al Polivalente le musulmane racconteranno la loro cultura
«Vogliamo far conoscere a tutti come viviamo»

di Milena Arnaldi
Imperia Chi sono e come vivono le donne musulmane, il mondo, le abitudini, la cultura, le tradizioni, la condizione femminile secondo l'Islam. Ad aprire le porte delle proprie case, a parlare di come e perchè portano il velo, di come si vestono, cucinano, e crescono i figli, è un gruppo di donne musulmane che domenica prossima, 29 dicembre, darà vita ad un incontro organizzato al Centro Culturale Polivalente. Sarà molto più di un convegno o di una semplice tavola rotonda: le sezioni femminili dei Centri Islamici Culturali di Imperia, Oneglia e Porto Maurizio puntano ad allargare gli orizzonti proponendosi alla città come veicolo di approfondimento e conoscenza di un mondo lontano e troppo spesso frainteso. Un modo molto concreto, semplice e vero per parlare di un mondo visto soltanto attraverso le pagine dei quotidiani, attraverso le immagini della televisione.
Tema della giornata, che prenderà il via alle ore 10.30, sarà"La voce delle donne musulmane" e nel ruolo di relatrici sono state invitate alcune sorelle provenienti da diverse località imperiesi, ma anche dal nord Italia e da Nizza.
«Vogliamo far conoscere la nostra voce per far conoscere il nostro modo di essere, di vivere e di pensare - spiega una delle promotrici della giornata Farida Ferdjallah, stilista, artista e mamma di due splendidi bambini - E' per questo che abbiamo invitato le nostre sorelle e soprattutto l'intera città. Cercheremo di rispondere a domande semplici e complesse che riguardano il mondo dell'Islam e in particolare approfondiremo il ruolo della donna nella nostra religione. Perchè portiamo il velo, perchè non mangiamo il maiale, perchè i nostri mariti si possono sposare più volte.. Non è semplice capire il nostro mondo, non si può giudicare se non si conosce.».
La giornata di approfondimento proseguirà fino al tardo pomeriggio: è prevista un'interruzione per il buffet, un ricco momento dedicato alle tradizioni gastronomiche con i piatti tipici cucinati dalle donne marocchine, algerine, arabe, palestinesi e turche.
Ci saranno dolci algerini, il pane del Ramadan, il pane turco con il formaggio, dolci palestinesi come la crema di ceci, il Makrudh tunisino, Baklawa turco, le piramidi " Samsa" di mandorle, cocco, sesamo e miele. Sarà dedicato un piccolo spazio anche per le specialità liguri e italiane con pizza e torta di verdura e in un intervento si parlerà anche di cucina macrobiotica.
«Apriremo idealmente le nostre case - continua Farida - per far capire come viviamo, come ci vestiamo e come ci muoviamo nella nostra quotidianità. Non siamo queste cattive persone che i media dipingono con troppa facilità, siamo dolci, molto religiosi. Quando la fede entra nel cuore le persone sono più serene e tranquille».
Le donne musulmane hanno pensato a tutto, anche ai piccoli problemi organizzativi delle altre mamme. Ecco che è stato predisposto un servizio di baby-sitting nella sala attigua a quella delle conferenze con video e cartoni animati, giocattoli. Nessun problema anche per le inevitabili barriere determinate dalla lingua: sarà organizzato un servizio di traduzione quindi le donne invitate potranno esprimersi liberamente nel proprio idioma.