Ieri
notte, 19 marzo 2003, a Rawalpindi, Pakistan, un commando
di
fondamentalisti
si
è introdotto nell'Ospedale Malalai, gestito dalla RAWA,
l'Associazione
Rivoluzionaria
delle Donne Afgane, e ha sparato alcuni colpi di arma
da
fuoco
contro il dottor Mose, il direttore sanitario, ferendolo
in modo
grave.
Il
ferito si trova ora nelle strutture di RAWA, dove è tenuto
sotto
osservazione,
anche
in considerazione del fatto che non è possibile garantirgli
un
ricovero
in
ospedale in condizioni di sicurezza.
Con
ogni probabilità, questo attacco costituisce una risposta
alla
pubblicazione,
da
parte di un quotidiano locale, di un servizio sulle attività
di RAWA
in
Pakistan Si tratta di un avvenimento che non stupisce
più di tanto chi
quotidianamente
ha a che fare con repressioni di ogni genere.
RAWA
si è rivolta alle autorità pachistane chiedendo che si
smetta
immediatamente
di
tollerare episodi del genere e che si intervenga attivamente
per
proteggere
le
persone ricoverate, in maggioranza donne e bambini provenienti
dal vicino
campo
profughi, e il personale medico, che opera quotidianamente
in
condizioni
difficili
per la mancanza di medicinali e per la scarsa sicurezza.
Il
Comitato per i diritti delle donne afgane di Torino ha
appreso la notizia
con
sgomento e preoccupazione. Nell'offrire a RAWA tutto l'appoggio
morale
e
materiale possibile, esprimiamo la nostra condanna nei
confronti di atti
del
genere, purtroppo assai frequenti, e invitiamo istituzioni,
enti e
singole
persone
a livello nazionale e internazionale ad esprimere solidarietà
a
RAWA
e a protestare con la massima fermezza presso il governo
pachistano
affinché
esso intervenga a tutela della sicurezza della RAWA e
delle persone
che
lavorano con RAWA per garantire ai profughi afgani un
minimo di
assistenza.
Per
informazioni sull'Ospedale Malalai
Per
i messaggi di solidarietà:
rawa@rawa.org