Donne e conoscenza storica
       



Calendario 2006
Plataforma Autónoma feminista


INTRODUZIONE

GENNAIO

FEBBRAIO

MARZO

APRILE

MAGGIO

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO

SETTEMBRE

OTTOBRE

NOVEMBRE

DICEMBRE



FEBBRAIO

Julia Margaret Cameron, Pomona, 1872


Julia Margaret Cameron (India, 1815 - Gran Bretagna, 1879)

Il suo talento per la fotografia tardò quarantotto anni a rivelarsi. A questa età, sua figlia e suo genero le regalarono la sua prima macchina fotografica, senza sapere che l'entusiasmo risvegliato in lei dal regalo avrebbe finito per trasformarla in una celebre fotografa.

Educata tra Francia e India, dove rimase fino a trentatre anni, si trasferì poi nell'Isola di Wight, in Inghilterra. Lì visse in un'enorme casa insieme ai suoi sei figli e a suo marito, e ricevette frequenti visite da parte della sua vasta cerchia di familiari e amici, tra i quali si trovavano artisti e scienziati dell'epoca.

Quando Cameron scoprì la fotografia, trasformò la carbonaia della casa in un laboratorio e una delle stanze in studio, e approfittò della presenza costante di gente intorno a lei per ritrarre ogni persona che le fosse vicina. Di lei si giunse perfino a dire che assumeva il personale di servizio in funzione delle sue qualità fotogeniche.

Una delle sue preoccupazioni era realizzare opere genuine, captare la bellezza dei visi, analizzarli con l'intenzione di mostrare la loro interiorità. Come lei stessa afferma nel libro Annals of my Glass House, pubblicato nel 1874: "Il mio intento è di nobilitare la Fotografia e di assicurarle il carattere di Arte Superiore, combinando il reale e l'immaginario senza sacrificare nulla della Verità, con la massima devozione alla Poesia e alla Bellezza".

Considerata uno dei precursori del pittoricismo fotografico della fine del secolo XIX, arrivò a mostrare la sua opera nella Esposizione Universale del 1870, però non riuscì a essere ammessa alla Società Fotografica di Londra, perché giudicavano che nelle sue fotografie vi fossero certe carenze tecniche. Questo apparente disinteresse tecnico era invece deliberato, dato che Cameron pretendevadi ottenere degli effetti che allontanassero la realtà delle immagini che captava. Fu così che scoprì l'effetto flou: grazie a una combinazione di elementi che diedero come risultato la mancanza di nitidezza, la ricerca di questo sfocamento intenzionale si trasformò in un segno caratteristico del suo lavoro.

L'opera di Julia Margaret Cameron ebbe riconoscimenti postumi, grazie alla rivendicazione da parte della scuola del pittoricismo e all'appoggio del gruppo letterario di Blomsbury, con a capo la sua pronipote, la scrittrice Virginia Woolf.

In questo sito vedi anche: Margaret Julia Cameron

Julia Margaret Cameron (India, 1815 - Gran Bretagna, 1879)

Su talento para la fotografía tardó cuarenta y ocho años en revelarse. A esa edad, su hija y su yerno le regalaron su primera cámara, sin saber que el entusiasmo que despertaría el regalo en ella acabaría por convertirla en una célebre fotógrafa.

Educada entre Francia y la India, en donde permaneció hasta los treinta y tres años, se trasladó a la Isla de Wight, en Inglaterra. Allí vivió en un enorme caserón junto a sus seis hijos y su marido, y recibió frecuentes visitas de su extenso círculo de familiares y amigos, entre los que se encontraban artistas y científicos de la época.

Cuando Cameron descubrió la fotografía, transformó la carbonera de la casa en un laboratorio, uno de los cuartos en su estudio y aprovechó la presencia constante de gente en su entorno para retratar a toda persona que estuviera cerca. De ella incluso llegó a decirse que contrataba al personal de servicio en función de sus cualidades fotogénicas.

Una de sus preocupaciones era realizar obras genuinas, captar la belleza de los rostros, analizarlos con la intención de mostrar su interior. Como ella misma afirma en el libro Annals of my Glass House, publicado en 1874: “Mi propósito es ennoblecer la Fotografía y asegurarle el carácter de Arte Superior, combinando lo real y lo imaginario sin sacrificar nada
de la Verdad, con la máxima devoción a la Poesía y a la Belleza”.

Considerada como uno de los antecedentes del pictorialismo fotográfico de finales del siglo XIX, llegó a mostrar su obra en la Exposición Universal de 1870, pero no consiguió ser admitida en la Sociedad Fotográfica de Londres, porque estimaban que sus fotografías tenían ciertas deficiencias técnicas. Esta aparente despreocupación técnica era más bien deliberada,
ya que Cameron pretendía obtener unos efectos que alejaran la realidad de las imágenes que captaba. Así fue como descubrió el efecto flou: gracias a una combinación de elementos que le dieron como resultado la falta de nitidez, la búsqueda de este desenfoque intencionado se convirtió en un sello característico de su trabajo.

La obra de Julia Margaret Cameron fue reconocida póstumamente, gracias a la reivindicación por parte de la escuela
pictorialista y al apoyo del grupo literario de Bloomsbury, con su sobrina nieta, la escritora Virginia Woolf, a la cabeza.