PRESENTAZIONE:
Il senso delle relazioni
SOSTENERE L'AZIONE E L'INTENZIONE
GENNAIO: Isabella I di Castiglia (raffigurazione)
LE
CARRIERA, PITTRICI CON LUCE PROPRIA
FEBBRAIO: Rosalba
Carriera
(autoritratto)
LE RELAZIONI CREATRICI DI CIVILTÀ:
MARZO:
La colazione delle dame, Scuola di A. Bosse,
L'EMERGERE DEL
MONDO INTERIORE
APRILE:
Ritratto di Anne, Emily e Charlotte Brontë dipinto dal fratello
Branwell verso il 1834.
SEGUIRTI CON
IL MIO VOLO
MAGGIO:
Ritratto di Carolina Coronado del pittore Madrazo
IL PREMIO ELLEN
RICHARDS
GIUGNO: Ritratto
di Nettie M.Stevens, 1909
LA
STORIA DELL'ANIMA
LUGLIO:
Ritratto
dell' Asociación Femenina de Educación Cívica
VERSO D LEI
AGOSTO: Ritratto di
Anna Achmatova e
Marina Cvetaeva
A PARTIRE DA
ME.
LE RELAZIONI CHE SOSTENGONO LA VITA
SETTEMBRE: Ritratti
e quadri di Remedios Varo e Leonora Carrington
SALKA
E GRETA. ESTERNO. GIORNO
OTTOBRE:
Greta Garbo
e Salka Viertel a Kloster, alla fine degli anni sessanta
MUJERES
LIBRES E IL FECONDO ESERCIZIO DELLA LIBERTA' OTTUAGENARIA
NOVEMBRE:
Frontespizi
della rivista Mujeres Libres degli anni 1936-1938
I
NOSTRI CORPI, NOI STESSE
DICEMBRE: Collettivo
del libro della Salute delle Donne di Boston
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LUGLIO:
Ritratto delle componenti
dell'Asociación Femenina de Educación Cívica.
LA
STORIA DELL'ANIMA
"La società
farebbe molto bene a rinchiuderle come pazze o criminali, invece di
permettere loro di gridare nel club contro le leggi umane e divine.
L'ambiente morale della strada e della famiglia guadagnerebbe molto
dall'ospedalizzazione o dal confino di queste femmine eccentriche e
squilibrate." I figli di "queste signore altruiste" erano
molto disgraziati ad avere una madre "liceomane" (1)
Non hanno niente a che vedere con queste parole riportate in "Iris
de Paz" (Organo Ufficiale dell'Arciconfraternita del Cuore Immacolato
di Maria e del Comitato esecutivo delle Opere della Buona Stampa) sulle
donne che partecipavano al Lyceum Club, gli scopi del suddetto club,
così descritti dalla scrittrice Isabel Oyarzábal, che
si firmava Beatriz Galindo (2): "da
tempo desideravamo avere una casa dove poterci riunire e portare le
nostre amiche, le signore straniere (..). Cercheremo di sviluppare nelle
donne lo spirito collettivo, facilitando lo scambio di idee e arginando
le attività che non servono a questo scopo, riuniremo tutte le
iniziative e manifestazioni di carattere artistico, sociale, letterario,
scientifico, orientate al bene della collettività "(3).
Con questi propositi María de Maetzu, insieme ad altre donne,
fonda nel 1926 il primo club femminile della Spagna, simile a quelli
che già esistevano in Europa, il Lyceum Club, che risulta essere
anche la prima associazione femminile non religiosa. La sua creazione
fu possibile grazie al desiderio e allo sforzo di alcune donne che avevano
chiaro di volere uno spazio dove creare e ascoltare cultura, dove relazionarsi
con altre donne, dove discutere e riflettere, dove stare liberamente.
Mi pare importante
segnalare che il Lyceum Club fu creato senza alcun aiuto ufficiale,
con lo sforzo delle socie e collaboratrici. Alcune di esse furono Victoria
Kent e Isabel Oyarzábal (vicepresidenti), Zenobia Camprubí
(segretaria), Helen Phipps (vicesegretaria), Amalia Galarraga (tesoriera),
María Martos de Baeza (bibliotecaria), Pura Ucelay, Dolores Cebrián
de Besteiro, Eulalia Lapreste, Carmen Baroja, Carmen Mesa, Margarita
Nelken, Carmen Monne de Baroja, María e Mercedes Rodrigo e Ernestina
de Champourcin.
Nel salone delle manifestazioni del Club si organizzarono recital di
poesie, seminari, conferenze, conversazioni, concerti, esposizioni,
dove intervennero, fra le altre, Alfonsina Storni, Blanca Colorado de
Vega, García Lorca, Rafael Alberti, María Lejárraga,
che incoraggiò a scrivere anche le collaboratrici Encarnación
Aragoneses Urquijo (Elena Fortún), Clara Campoamor, avendo così
un grande impatto nel panorama culturale spagnolo. Inoltre si tennero
conferenze su scrittrici come Teresa d'Avila, Gertrudis Gómez
de Avellaneda, Carolina Coronado, Rosalia de Castro
L'idea partì da María Martos de Baeza, e le sue amiche,
fra le quali c'era María de Maetzu, l'accolsero subito.
Tutto quello che intraprese María de Maetzu fu con l'appoggio
di donne senza le quali non avrebbe potuto creare o sostenere quello
che desiderava. Quando è nominata direttrice della Residenza
per Signorine, propone a Rafaela Ortega di aiutarla nella Residenza
che si inaugurerà; quando è direttrice della sezione Elementare
dell'Istituto-Scuola può contare sull'aiuto di un gruppo di straordinarie
maestre come María Goyri e sua figlia, Jimena Menéndez
Pidal, Josefa Castan Zuloaga, Juana Moreno, Teresa Recas
.
Inoltre Maetzu non si dimentica di quello che hanno significato per
lei le borse di studio e pensioni che aveva goduto a Bruxelles, ad Anversa,
in Svizzera, a Torino, Milano, in Germania e tratta con M. Carey per
costituire a Madrid il comitato per le borse di studio, come si spiega
in questo stesso calendario ne "il premio Ellen Richards".
María metteva l'anima in quello che faceva e così lo dichiarava,
come quando parla della Residenza per le Signorine: "in verità
metto tutta la mia anima in quest'opera, niente mi interessò
così tanto nella mia vita come queste ragazze"(4).
Questo porre in gioco l'anima me la avvicina ad Albertina Necker de
Saussure, anche lei pedagogista, però di un secolo prima di María,
nata a Ginevra. Questa donna che frequentava il salone di Madame de
Staël a cui era legata da profonda amicizia, comincia così
il suo trattato sull'educazione: "E' soprattutto la storia dell'anima
quello che mi propongo di tracciare
"(5)
MARTA HOLGUERAS
PECHARRÓMAN
1)
Antonina Rodrigo, Mujeres de España, Barcellona, Plaza &
Janes, 1978, pag.136
2) Prende il nome di Beatriz Galindo, donna che
ebbe una relazione molto stretta con Isabella la Cattolica e che insegnò
il latino a lei e ai suoi figli.
3) Pubblicato ne La Esfera e citato da Antonina
Rodrigo in Mujeres de España, pag.134
4) Lettera a Castillejo, in Carmen Zulueta e Alice
Moreno, Ni convento ni college, la Residencia de Señoritas, Madrid,
Consejo Superior de Investigaciones Cientificas y la Asociación
de Amigos de la Residencia de Estudiantes, 1993
5) Giulio De Martino e Marina Bruzzese, Le filosof.
Le donne protagoniste nella storia del pensiero, Liguori, Napoli, 1994
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