GENNAIO
HADEWIJCH: MAESTRA SPIRITUALE
FEBBRAIO
LETTERE PER I COMPITI DELLA VITA
MARZO
LOUISE BOURGEOIS INSEGNA A SUA FIGLIA L'ORIGINE DEL SUO SAPERE
APRILE
CON I PROPRI OCCHI
MAGGIO
NELLE MANI DELLA SUA AMICA
GIUGNO
MARÍA DE MAEZTU E MARÍA LUZ MORALES
LUGLIO
MARÍA
LEJÁRRAGA E MARÍA LACRAMPE
AGOSTO
QUANDO LA DISPARITÀ DIVIENE CONFLITTO
SETTEMBRE
STRANA POLITICA
OTTOBRE
SENZA SMETTERE DI ASCOLTARE
NOVEMBRE
LETTERE TESSUTE
DICEMBRE
INTORNO
ALLE EMILIE (E-MAIL)
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MAGGIO
NELLE
MANI DELLA SUA AMICA
Erano state deportate
dalla Francia per la loro partecipazione agli avvenimenti della Comune.
Paule Minck (1839-1901) e Louise Michel (1830-1905), nota come "la
vergine rossa", cominciano la loro amicizia nel 1880, tornate a
Parigi a seguito dell'amnistia. Insieme svolsero parecchia attività
politica all'interno del socialismo rivoluzionario. La giornalista di
origine polacca Paule Minck, infaticabile propagandista, antimilitarista
tenace e sostenitrice della libertà delle donne, scrive alla
sua amica dalle città dove si trova e, entusiasta, le dà
conto delle sue riunioni e conferenze:
"Per quindici
giorni ho fatto attiva propaganda nel dipartimento di Var, sono riuscita
ad entusiasmare... e a far gridare 'Viva la rivoluzione sociale!'
nei paesi più piccoli. Ora preparo e organizzo una grande riunione
per protestare contro la guerra e le manovre del governo..."
(Tolone, 9 aprile 1881) (1).
"Credimi,
sto per far diventare socialista e rivoluzionaria Besançon:
ieri sono riuscita a far acclamare la Comune e innalzare la bandiera
rossa, e tu non eri qui..." (Besançon, 11gennaio 1881).
Nelle loro lettere si mostra una grande amicizia, impegnata nel mondo
che le circonda. Un mondo unico che comprende l'attività politica
da loro scelta, i figli, la vita professionale e anche la cura della
loro relazione. Paule Minck tiene sempre presente Louise Michel e
conta su di lei: "qui sei amata, cara amica... Sei stata nominata
per acclamazione presidente onoraria della mia prima conferenza...
Sarò domani a Parigi... e insieme scriveremo gli articoli per
La Revolucion Social, non tormentarti più..." (Elbeuf,
14 dicembre 1880).
Poco dopo questa data, all'età di quarantadue anni, Paule Minck
fu arrestata per aver preso parte a una manifestazione contro la condanna
della nichilista russa Jessy Helfam. Dal carcere scrive:
"Mia carissima
amica, come vedi sono in carcere... Passerò qui solo un mese,
non è niente, salvo la tristezza di lasciare i miei amati figli...
La cosa più terribile per me sono le circostanze attenuanti
per cui mi hanno ridotto la condanna: il Tribunale pretende che 'io
non godo del pieno possesso delle mie facoltà'. Detto altrimenti,
che sono pazza [...]. E' un attentato alla mia dignità, alla
mia onorabilità. Io avrei anche potuto disdegnare questa ingiuria,
se non danneggiasse la vita dei miei figli e la mia: ma se una voce
simile circola e ottiene credito nel pubblico, il mio avvenire letterario
sarà perduto, e la mia vita distrutta. Io mi difendo come posso,
ho scritto al Presidente del Tribunale, al Ministro della Giustizia...
chiedendo un esame, il consulto di un medico specialista in malattie
mentali, reclamando che mi si applichi la condanna intera ma non mi
si insulti. [...] E' necessario che questa indegna calunnia sia ridotta
al silenzio. Per questo conto su di te, amica mia... Ti invio una
copia delle lettere che ho scritto, parlane o falle pubblicare su
La Revolution Social; in ogni caso, ti daranno informazioni.
Non dimenticare i miei amati figli durante tutto questo mese che io
starò in prigione, mia cara Louise, scrivigli, fagli coraggio,
occupati di loro.
Un affettuoso e tenero abbraccio. Paule Minck" (Marsiglia,
5 giugno 1881, Prigione des Feuillantines).
Questa è l'ultima lettera che conosco di P. Minck a L. Michel.
E' una lettera scritta con parole sostenute dalla fiducia, dalla sicurezza
della loro amicizia. Dopo averla letta, non ho dubbi che Louise avrà
fatto ciò che Paule le ha chiesto: essere sua mediatrice sulla
stampa, rispetto al suo pubblico, al suo mondo, e occuparsi dei suoi
figli. In definitiva, Paule ha messo il suo futuro, la sua vita, nelle
mani della sua amica.
CARMEN DELGADO ECHEVERRÍA
(1)
Tutte le citazioni provengono da brani di lettere pubblicate in Paule
Mink, Communarde et féministe (1839-1901). Les mouches et
les araignées, Le travail des femmes, et autres textes, Paris,
Syros, 1981, pp. 62, 74, 97 e 108. Traduzione nostra.
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