Donne e conoscenza storica
       
Angeles Santos, Un mundo, 1929, olio


Calendario 2004
Plataforma Autónoma feminista

Presentazione delle curatrici

INTRODUZIONE
Libere anche nell'arte

Biografia di Marìa Zambrano

GENNAIO
I pericoli della pace

FEBBRAIO
La conoscenza

MARZO
Le radici della speranza

APRILE
Imparare a orecchio

MAGGIO
L'esilio

GIUGNO
La convivenza

LUGLIO
L'idolatria

AGOSTO
L'invidia

SETTEMBRE
La perplessità

OTTOBRE
L'infermità dell'epoca

NOVEMBRE
Successo e risentimento

DICEMBRE
La poesia è incontro


OTTOBRE
L'INFERMITÀ DELL'EPOCA

Ogni epoca ha i suoi mali, anche se si tratta di mali fisici. È risaputo che l'umanità non ha sempre patito i medesimi flagelli. Il Medioevo ebbe il castigo della lebbra, il Romanticismo il terrore e il fascino della tubercolosi. Lebbra e tubercolosi ci sono sempre, ma l'anima moderna ha una strana peculiarità: ama le proprie infermità più dei propri beni; si sente attratta dai propri mali, quasi da essi affascinata.
E ciò evidenzia il carattere particolare della sua infermità, il luogo in cui essa risiede. Non è il corpo in quanto tale, né alcun organo, a essere affetto dal male. Quando l'infermità ci attrae significa che in essa viene messo in gioco il nostro stesso essere, non è un'infermità che si ha, ma che, in un certo modo, si è. È infermo il centro della nostra vita, che ora è diventato problema. Ma la vita intera è problematica e allora, quando giunge l'infermità, significa che si è fatto problema qualcosa che non doveva esserlo.

Il freudismo, testimone dell'uomo contemporaneo in Verso un sapere dell'anima, a cura di Rossella Prezzo, trad. di Eliana Nobili, Milano, Cortina, 1966, p. 103
Hacia un saber sobre el alma, Madrid, Alianza Editorial, 2000, p.123