Donne e conoscenza storica
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    • La Dea dell'omphalos
Statuina di dea con le braccia alzate, dipinta con colore castano. Sulla testa porta simulacri di doppie corna di consacrazione e statuette di uccelli. Periodo post-palaziale 1400-1100.

E’ visibile il regresso delle forme e il ritorno a forme  rozze.

Questa è la “dea dei papaveri”. Non particolarmente attraente dal punto di vista artistico secondo gli studiosi riceve da Marija Gjimbutas uno studio particolare.  «La giovane Madre Terra che sorge con le braccia levate. Sulla testa ha un cono con capsule di papaveri davanti. Creta post-palaziale. Gazi, probabilmente Tardo Minoico IIIA, 1350, a.C.»

La sporgenza conica sarebbe la collina con l’omphalos, la pietra che chiudeva la bocca del pozzo nel tempio d’Apollo attraverso la quale la Pizia ascoltava la voce che veniva dal centro della terra.

L’identificazione della collina o dei cumuli di cereali con il ventre materno è invariabile. L’omphalos è l’ombelico della Dea.

vai a Marija Gimbutas le colline e l'omphalos

Questo motivo compare nelle tombe neolitiche e indica la rinascita della vita vegetale.

Tra le Dee minoiche questa statuetta rappresenta un tipo distinto «con una sporgenza conica sul capo mascherato circondata da frutti, papaveri e uccelli» «Statuette con  analoghi ornamenti del capo – una rappresentazione astratta della fertilità della terra concentrata in un omphalos  - hanno le braccia levate. Frutti, uccelli, e braccia levate fanno pensare che l’immagini raffiguri la terra in tutto il suo splendore. E’ la stessa Dea che appare su sigilli e su anelli con sigillo, seduta sotto il suo albero mentre riceve le offerte di capsule di papavero e fiori, simboli della sua munificenza.»

La raffigurazione del ventre materno la ritroviamo negli splendidi templi di pietra a Malta, nelle cupole interne
dell' ipogeo di Hal Saflieni e nei grandi templi di superficie ad abside

Questi CULTI matrifocali continuano fino all'età moderna praticati nelle religioni contadine e riconoscibili nelle confessioni dei processi per stregoneria

Luisa Muraro la confessione di un mago (confessione di Giovanni Delle Piatte nel processo per stregoneria che subì nel XVI secolo in Val di Fiemme)