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Storia di Creta

 

Le prime testimonianze storiche a Creta risalgono al neolitico. Sono di questo periodo i resti di tombe collettive che rispecchiano l’evoluzione dei gruppi famigliari che da  estesi diventano mononucleari.

Intorno al 2000 a.C. si colloca la prima età palaziale. Grandi complessi edilizi senza mura di cinta sono individuati a Cnosso, Festo, Haghia Triada, Mallia e in altre località.

In queste città - palazzo vivevano centinaia di persone al servizio di una regina e di un re. Essendo città, l’attività prevalente era quella artigianale e artistica  o comunque agricola affidata ai vasti terreni coltivati che cingevano il palazzo. Gli antichi palazzi sorgevano nei luoghi migliori della fertile isola. Come Festo che domina dall’alto di una collina la pianura della Messarà.

I caratteri architettonici riconducono alla tipica costruzione mediterranea. I tetti erano piani come nelle case intorno e nelle calde notti d’estate si poteva abitarli per dormire.

I megaron che portavano alle stanze dei regnanti erano immediatamente raggiungibili e scaldati dai bracieri mobili. Sono i caratteri abitativi della civiltà mediterranea. La cultura micenea porterà dalla tradizione nordica il braciere centrale fisso, il megaron al fondo delle stanze a corridoio.

I palazzi seguendo uno schema planimetrico libero crescevano aggregando una stanza vicino a un’altra apparentemente senza un ordine prefissato. Come un labirinto.

Nella grande corte del palazzo di Festo vediamo che nei sotterranei erano collocati i magazzini dove erano custoditi grandi pithoi pieni di olio, cereali, olive.

A Festo vicino ai magazzini c'è l'appartamento della Regina. E' stata ritrovata la vasca da bagno nel piccolo servizio visibile nel fondo della stanza.

Un corridoio con scala divide la stanza della regina e la stanza del  re. Questa è  la più vicina all’ingresso del palazzo distante dalla grande corte retrostante dove probabilmente si svolgevano le cerimonie pubbliche e religiose.

La stanza della regina si affaccia su un cortile più vicino alla grande corte.

Questi primi palazzi vennero distrutti intorno al 1700 a.C. secondo alcuni come sir Arthur Evans dal terremoto secondo altri da effetti combinati. Gustav Glotz ritiene che la distruzione sia venuta in seguito a un terremoto interpretato in chiave divinatoria e che gli autori della divinazione siano stati gli stessi cretesi dei gruppi impoveriti che abitavano le zone piu’ degradate dell’isola.

I palazzi vengono ricostruiti ancora piu’ grandiosi.

E’ Evans che seguendo scavi di archeologi che l’avevano preceduto alla ricerca dei tesori dei micenei si accorse dopo pochi giorni di scavi che essi portavano a una civiltà molto piu’ antica, che chiamarono Minoica dal nome del re Minosse, una figura oltre che mitologica, probabilmente un nome che sta a indicare il sovrano medesimo.

Dopo la grande civilizzazione minoica dal 1700,1600 A.C.  la civiltà micenea ha avuto il sopravvento. La popolazione micenea aveva tuttavia appreso da Creta quasi tutto quello che mancava a una cultura nordica e guerriera. La capacità di navigare ,anzitutto e quindi le arti :l'oreficeria, la ceramica, poi  la scienza e la tecnologia che si conserva nelle condutture idrauliche fornitrici d'acqua alle città-palazzo : Festo, Cnosso …

Dopo questo primo periodo di confronto  i micenei soppiantano le reggenze minoiche nel governo delle città. Le ceramiche diventano piu' affrettate e di maniera. Pochi secoli e una nuova popolazione achea proveniente dal Nord, i Dori soppianta minoici e micenei distruggendo la civiltà minoica-micenea. I palazzi vengono distrutti. Gli effetti sono letali e similmente all'eruzione del Vesuvio che coprì di lava Pompei, i resti ritrovati di un artigiano intento al lavoro  mostrano che uomini e donne sono stati colti all'improvviso dalla violenza di invasori  che diedero il fuoco ai palazzi.

Nel periodo che segue cade il silenzio . E' il Medioevo ellenico la scrittura arretra, le tracce di civiltà sono scarse e incredibilmente regredite. La storia ricomincia a parlare verso il IX secolo, periodo nel quale dovrebbero essere stati scritti i poemi omerici, una fra le tante epopee probabilmente, piu' nota e forse bella di altre.

Gli abitanti di Creta dopo le prime invasioni nel frattempo sono emigrati e hanno portato in giro le abilità artigiane, le tecniche e un gusto. La storia di Creta prosegue nei secoli successivi collegata alla storia della Grecia arcaica e classica. E' a Gòrtina dove è stato ritrovato il primo codice scritto della storia europea. Scolpito sulle mura dell'Odeon secondo la scrittura bustrofedica ( che segue circolarmente i due sensi da sinistra verso destra e da destra verso sinistra ) è stato ritrovato in uno scavo italiano nel XIX secolo.

Creta diventa parte dell'impero romano e sempre a Gòrtina e dintorni si trovano i resti di questa importante città. Si tratta di scavi che nel 2000 sono ancora aperti e che toccano km e km di estensione, sparsi fra la campagna e la collina testimonianze di periodi differenti. C’è l'acropoli dell'età arcaica, l'Odeon con il codice delle leggi, la basilica di san Tito dell'epoca bizantina, i templi dell'epoca romana . Il Pretorio dove si svolgevano i processi della vita civile, affianca il tempio dedicato al culto della dea egizia Iside e di Serapide,  e spostandosi di qualche metro si incontra il tempio dedicato al culto di Apollo. Sempre nella stessa area di fronte ai resti dell'Odeon ci sono le rovine del ninfeo e proseguendo per le strade interne con l'automobile si possono raggiungere, in mezzo ai campi coltivati di olivi e inframezzati di serre, altre testimonianze di epoca romana fino  a ritrovare i resti di due fra le piu' antiche e ben costruite tombe minoiche, caratteristiche per la forma a thòlos ( rotonda). Recintate dal filo metallico sono custodite - piazzate come sono nel mezzo di una fattoria - da donne e uomini  che coltivano la terra.

Dopo l'epoca bizantina gli arabi nel X secolo riuscirono a ottenere il dominio dell'isola.

In seguito arrivarono i veneziani ma siamo già nella storia moderna quando i turchi ottennero il dominio dell'isola. Dopo il riconoscimento dell'indipendenza della Grecia, agli inizi del Risorgimento europeo, è il 1912 - quando la Libia è assegnata all'Italia, sottratta all'ormai fatiscente Impero Ottomano, che Creta si congiunge definitivamente i con la Grecia.