Donne e conoscenza storica
      

AUTORITÀ

 

Autorità è un concetto che nell'Europa contemporanea è stato assimilato e confuso con quello di potere. (1) A partire dagli anni '80 in Italia, nel linguaggio e nelle pratica politica delle donne, ricompare l'autorità affiancata dall'aggettivo femminile, nell'accezione positiva e originaria dell'auctoritas. L'autorità proviene da un riconoscimento, mentre il potere è una imposizione unidirezionale.
"Abbiamo riscoperto l'autorità con la politica del simbolico, la politica cioè che fa leva sulla presa di coscienza e la relazione. Ma l'abbiamo scoperta in una forma praticamente nuova. Le antiche forma di autorità implicavano una gerarchia. […] Noi abbiamo scoperto (inventato?) l'autorità come qualità simbolica delle relazioni, come una figura dello scambio, per cui nessuno, nessuna è "l'autorità", questa essendo invece riconoscibile nell'incremento che dà al circolo virtuoso delle relazioni mediatrici. Nel contratto tra uomini c'è sempre un terzo (lo Stato, il diritto) che dà ai contraenti un potere di esclusione. Anche nei rapporti sui quali stiamo ragionando, c'è un terzo , ed è l'ordine simbolico della madre, che non è escludente. Si crea così un accordo dal quale è assente ogni potere di esclusione: il rapporto è aperto a tutte e a tutti, perché la sua stessa esistenza dipende dal moltiplicarsi delle relazioni". (2)
Quando riconosciamo autorità a una donna, ne riconosciamo il di più che ci fa crescere.
L'autorità che riconosciamo a Marirì Martinengo, e che, come pratica politica, fra di noi circola, ci ha consentito di trovarla nelle donne del passato, vederne l'originalità (ciò che ciascuna figura femminile ha voluto dire, con un linguaggio suo proprio), di leggere in modo libero il Medioevo.

 

(1) cfr. Hannah Arendt, Between Past and Future: Six Exercises in Political Thought, 1954; Tra passato e futuro, trad. it. Tania Gargiulo, Garzanti, Milano 1991. "Poiché esige sempre l'obbedienza, l'autorità viene di solito scambiata con un modo di esercitare il potere o la violenza. Eppure essa esclude qualsiasi coercizione esteriore: dove s'impiega la forza, l'autorità ha fallito." p. 132.
(2) È accaduto non per caso, Sottosopra, Libreria delle donne, gennaio 1996

 

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