Nella
lista di letture suggerite non manca mai Libere di esistere
di
Elena Urgnani
Il passaggio dalla prima alla seconda liceo scientifico diventa
per me
cruciale per permettere ai miei allievi di maturare un approccio
personale
alla storia e una embrionale capacità di approfondimento
critico. I
ragazzini e le ragazzine che in prima conoscevo appena, e che
l'anno
precedente avevano dovuto sciropparsi un programma galattico
di storia,
che andava "dall'inizio del mondo all'età dei Severi",
quindi scusate se è
poco, ma si parla di alcune centinaia di migliaia di anni, si
ritrovano
finalmente ad affrontare un percorso sempre di tutto rispetto,
ma in fondo
"soltanto" di un migliaio di anni, una passeggiata
rispetto all'anno
precedente. In seconda liceo si studia infatti il Medio Evo,
la classe è
più omogenea, i ragazzi e le ragazze sono già
più cresciuti e più
consapevoli rispetto all'anno precedente. L'anno prossimo avranno
un
insegnante di storia e filosofia, diverso dall'insegnante di
lettere. E'
il momento di introdurre alcuni approfondimenti personali.
A questo punto di solito fornisco all'inizio dell'anno una lista
di testi
di approfondimento piuttosto sovrabbondante su vari problemi
inerenti al
Medioevo, o anche romanzi storici ambientati in quel periodo,
e lascio che
ognuno scelga un testo da leggere da approfondire autonomamente.
Qualcuno
può non essere soddisfatto della lista fornita, e proporre
testi diversi:
di solito accetto. Se i libri sono particolarmente lunghi o
corposi, penso ad esempio alla Storia delle Crociate
del Runciman o alla Storia degli ebrei in Italia di Attilio
Milano, se ne possono selezionare alcuni capitoli.
Il ragazzo o la ragazza deve poi relazionare alla classe, ed
esporre non
solo il contenuto e le tesi del libro che ha scelto, ma anche
un suo
motivato giudizio. Quanto più controverso il libro meglio
è, così
impariamo che la storia non è solo sapere "quello
che è successo", ma
anche e soprattutto un problema di interpretazione. Con questo
metodo si
crea un clima piacevolmente collaborativo, dove la lezione frontale
si
appoggia direttamente alle loro esperienze di lettura, alle
loro scoperte,
e aumenta il livello di motivazione.
Nella lista di letture suggerite non manca mai Libere di
esistere, un
libro che ho visto scelto più volte, quasi sempre da
più di una
studentessa. Con la sua divisione in capitoli autonomi si presta
bene
infatti ad una lettura anche "parcellizzata", inoltre
permette alle ragazze di assumere un punto di vista femminile
"vincente": durante lo svolgimento del programma incontriamo
già tante storie di donne vittime del cristianesimo nel
Medioevo (Ipazia di Alessandria, Guglielma Boema,
Margherita Porete, tante streghe bruciate.) che ogni volta le
lezioni di
storia celebrano e consumano un piccolo lutto per le nostre
antenate, ma
ecco che con Libere di esistere la prospettiva si ribalta, e
troviamo la
storia di donne che hanno saputo ritagliarsi un posto di autorevole
nel
paradigma vincente, e - come sostiene Luisa Muraro - hanno saputo
giocare
Dio contro il patriarcato, ritagliando per sé e le proprie
sorelle degli
spazi di autonomia. E' una prospettiva molto più rassicurante,
che per
trasposizione dà anche a loro la forza di lottare e di
trovare le
necessarie mediazioni per ritagliarsi il proprio spazio in un
mondo,
quello della scienza, dove le donne sono spesso relegate ai
margini del
discorso.