Donne e conoscenza storica
   

 

Il miracolo dei mattoni

La narrazione agiografica parla in modo leggendario della nuova chiesa di San Salvatore, che prese il posto della chiesa della Trasfigurazione, in legno. Si narra che accadde una sorta di moltiplicazione dei mattoni. Una sera i mattoni erano terminati. Dopo una notte di preghiera, Eufrosinija e le sue monache trovarono al mattino una grande quantità di mattoni nella fornace, così la costruzione poté essere completata.
La Chiesa fu realizzata grazie al lavoro delle monache e alle donazioni che Eufrosinija ricevette dalla cugina Zvenislava e dalla famiglia. Si trovava a qualche chilometro da Polozk, sulle rive del fiume Polota.

 

 

Chiesa di San Salvatore, Sel'zo, XII sec. , in S. A. Brokgauz- I. A. Efron, Dizionario Enciclopedico, I, 41 a. San Pietroburgo 1890-1904

La forza di attrazione di Eufrosinija verso la sorella Gradislava, la cugina Zvenislava, le nipoti Karima e Olga, stava nella potenza "miracolosa" del suo positivo desiderio di costruire, istruire, scrivere, dipingere, accogliere, ascoltare, studiare, lavorare.

Il monastero come un luogo di realizzazione per giovani donne, un luogo spirituale dove non fosse bandita l'agiatezza, la cultura e l'intelligenza.
Secondo gli storici dell'architettura che datarono la chiesa attorno alla metà del XII secolo, questa opera ha fatto epoca nella storia dell'arte della Russia occidentale. E' stata classificata come monumento nazionale: è visibile l'approccio internazionale della badessa alle problematiche culturali e religiose si evince dallo stile stesso della cattedrale in quanto per la prima volta nella cultura bielorussa si mescolarono lo stile bizantino e lo stile popolare locale, cioè la tecnica dell'affresco bizantino abbinata alla tecnica architettonica russa.