Quanto
dell'Hortus è presente nell'arte della regione
La
vetrata più grandiosa della Chiesa dei Domenicani di Colmar, risalente
al XIV secoloè
l'unico esemplare in Alsazia di un soggetto improntato all'opera di Herrada.
Al
centro è re Salomone seduto sul trono sormontato da un baldacchino, in
cui è rappresentato un leone, simbolo della forza e del potere reale. Ai
piedi del trono disposti come un tappeto dodici leoni simboleggiano le dodici
tribù di Israele. A destra e sinistra sono raffigurati i Profeti, le Virtù
e personaggi con cartigli; al di sopra la Vergine col bambino, che ricorda la
Vergine di Strasburgo, il teologo domenicano Ulrich di Strasburgo e Agnese di
Herkenheim, fondatrice del monastero di Unterlinden, sullo sfondo, diversi armigeri
alsaziani.
Questa vetrata è importante perché ci documenta come
più di un secolo dopo l'Hortus non solo è conosciuto, ma fornisce
anche spunti per altre opere artistiche.
Nello stesso periodo della stesura
dell'Hortus, la cattedrale di Strasburgo si orna di vetrate affini allo stile
delle miniature di Herrada: sono gli anni, intorno al 1195, in cui Enrico VI,
tornato vincitore dalla Sicilia, prepara a Strasburgo una spedizione contro l'Islam.
Arricchire la cattedrale con grandi opere artistiche significa per gli Hohenstaufen,
nel momento del loro apogeo, rendere visibile la propria grandezza e fare dell'Alsazia
il centro della vita culturale e politica del tempo.