Le
miniaturiste
Nello
scriptorium del monastero di Hohenburg, circa sessanta monache lavorano, sotto
la supervisione di Herrada, all'Hortus Deliciarum. Numerosissimi disegni,
illustrano, esemplificano ed arricchiscono i testi, forniscono una chiave di lettura,
ma non solo, spesso rivelano il punto di vista particolare, attento al proprio
modo d'essere femminile, quasi che attraverso l'espressione artistica possa passare
un di più, la libertà di dire che nelle scelte di testi o nelle
esposizioni scritte in parte manca, tanto che le immagini dell'Hortus sono forse
più famose dell'apparato teologico.
Le
immagini
Herrada
e le monache di Hohenburg, dimostrano di avere sia una vasta conoscenza di autori
classici e dei Padri della Chiesa, sia una profonda attenzione per il mondo al
di là delle mura del monastero. Nelle miniature a volte si riscontrano
atteggiamenti stereotipati, ma sono comunque frutto di donne che si rifanno ai
codici bizantini, siciliani, danubiani, antichi o contemporanei, che prendono
dalla vita quotidiana immagini familiari di oggetti d'uso comune, di attrezzi
e di macchinari per l'agricoltura. Tutto l'apparato iconografico dell'Hortus Deliciarum
ci dice molto più dei testi legati alla dottrina, che il mondo di Hohenburg
è aperto e culturalmente vivo, come l'interpretazione della nascita di
Eva.
Il culto dell'immagine è fondante nel Medioevo sia come espressione
artistica, sia come narrazione integrata, quindi completa e più incisiva
pedagogicamente. Herrada pensa all'Hortus come ad un testo di storia e didattica:
è attenta ad intitolare ogni illustrazione in tedesco e in latino in modo
da rendere più facile, alle sue novizie, imparare il linguaggio della Chiesa.
La didattica suggerita è moderna, si rifà al metodo dell'educazione
globale, riconoscere nel testo, attraverso il supporto dell'immagine, i salmi
imparati a memoria, la storia della salvezza appresa durante le funzioni religiose
(1).
Nel laboratorio di Hohenburg sono a disposizione delle monache testi
e codici dai quali attingere ispirazione, lo dimostra il fatto che alcune figure
o alcuni tratti si ripetono.
(1)
I monasteri femminili si occupavano spesso dell'educazione sia di ragazze che
di ragazzi. "Due suore celebri per la loro istruzione e (...) per l'abilità
di miniaturiste Harlinde e Relinde (Herlind e Reinhild) erano state istruite nel
monastero di Valenciennes, dove avevano imparato il salterio, la lettura, il canto
e anche la pittura". R. Pernoud, 1982, p. 67; a Quedlinburg viene redatto
nel IX secolo, uno dei più antichi manoscritti dell'area germanica, una
sorta di manuale che serviva alle religiose per apprendere il latino, il greco,
le lettere e il diritto; "il libro delle preghiere di Muri, risalente al
XII secolo, è stato probabilmente compilato da una donna e comunque destinato
a una donna".H. Grundmann, , 1970, p. 396. Ricordo ancora Rosvita di Garderscheim
(935-1000), letterata di grande personalità, l'attività intellettuale
di Ildegarda di Bingen (1098-1179), e il carisma di Elisabetta di Schoneau (1129-1164).
Cfr. A.Valerio, Cristianesimo...