Odilia,
Relinda, Herrada e la congregazione di Hohenburg
Sul
verde stilizzato dei boschi che ricoprono il monte di Hohenburg, si sviluppano
tre scene che hanno per protagoniste le badesse Odilia, Relinda e Herrada e le
giovani monache.
Nella pagina di sinistra c'è la storia passata, l'origine
e la dedica del monastero, mentre sulla pagina di destra è il presente
vivo del monastero. La consacrazione del monastero voluto da Etelrico, padre di
Odilia, a Cristo, Maria e Pietro e la consegna della chiave alla figlia: passa
idealmente quanto ha ricevuto da Cristo nelle mani di Odilia, decisamente più
grande di lui. Odilia è alla testa di un numeroso gruppo di giovani vergini
e vedove che l'hanno seguita nella scelta monastica, e che daranno vita alla prima
congregazione.
Fin qui il primo atto della fondazione di Hohenburg.
La cesura,
il tempo che separa la prima fondazione del VII secolo, dalla venuta di Relinda,
la riformatrice, è segnata dal cartiglio che pende dalla mano di Cristo,
quasi fosse un nuovo segno (come il sottile bastone che tiene nella destra), un
nuovo patto di grazia che lega la divinità alla badessa del XII secolo.
La scritta che compare accanto a Relinda ne indica l'opera di restaurazione del
monastero e di riformatrice, perché è lei che introduce a Hohenburg
la regola agostiniana.
In questa pagina, quindi, sono sintetizzate le vicende
delle "due fondazioni" con i rimandi alle storie personali delle due
protagoniste: Odilia che si vede affidare le chiavi del monastero dal padre e
Rilinda che ci ricorda simbolicamente, con la croce piantata sul monte, la sua
provenienza e la sua riforma.