Le
visioni
Le miniature delle visioni, dipinte nei testi di Ildegarda
sono estremamente complesse, si prestano a molteplici letture, io mi limito a
fornire qualche stimolo che suona come invito ad un approfondimento, ad un ampliamento,
ad interpretazioni altre. In queste illustrazioni è costantemente presente
l'aspetto femminile, nella realtà come nel simbolo. Nel XII e nel XIII
secolo, in Europa, si delineò e prese forma, sostenuto dalla persuasività
carismatica di Abelardo, il pensiero filosofico-teologico secondo cui l'Anima
Mundi platonica sarebbe la terza persona della Trinità: Ildegarda, così
attenta alla donna e alla sua compartecipazione alla generazione, potrebbe essere
stata una sostenitrice di questa teoria?
Sempre nello stesso periodo
si consolidò e prese forma l'idea di un Dio-Spirito dalle valenze femminili
(che si trova già nelle Bibbia e nell'esegesi medievale); in una tradizione
meno diffusa della Vulgata si trova l'immagine di Dio che "fovebat aquas";
Ildegarda aveva in mente il cosmo come un grande uovo, con la divinità
chiaramente connotata come femminile, che lo riscalda, lo feconda, lo rende vivo.
Nei suoi libri di scienza Ildegarda si dilungò sulla sessualità
femminile, sulla sua creatività e si dedicò alla ricerca riguardo
alla salute delle donne.