La
politicità della storia: Gesta Ottonis e Primordia Coenobii Gandeshemensis
Oda:
il costituirsi di una genealogia.
Ma
la sua visione, il suo desiderio, possono realizzarsi solo perché un'altra
lo fa proprio. E' la figlia Oda, vera protagonista dell'opera e dell'impresa,
che inizia ad agire, delineando così una genealogia femminile: (1)
Non appena la venerabile Oda fu sposata a Liudolfo, suo signore, era diventata
via via famosa tra tutte noi per i suoi atteggiamenti e le sue azioni, avanzando
sulla via della pietà; e vivendo sull'esempio della sua veneranda madre
si affidava totalmente al Signore nella santa preghiera, custodendo nel cuore
la raccomandazione della madre di costruire un chiostro.
Per cui molto frequentemente
esortava il marito con dolci parole suadenti che costruisse con la ricchezza dei
suoi gioielli un cenobio appropriato alla gloria divina, nel quale potessero finalmente
abitare fanciulle caste, da consacrare a Dio col sacro velo affinché
si dedicassero al servizio del santo sposo.
Per cui il fedele marito, venendo
incontro a questi ammonimenti, aveva acconsentito in modo
appropriato alle
preghiere della eletta sposa; così, nella convergenza di un desiderio comune,
ben
presto incominciarono entrambi a consacrarsi a Dio.
Oda dunque,
circondata dalla stima delle altre donne, esorta suo marito Liudolfo alla costruzione
del monastero per tener fede al desiderio della madre, ma anche per realizzare
un'aspirazione di sua figlia Atumoda e così si sviluppa la genealogia femminile,
iniziata con Eda, basata su legami di
consanguineità, ma soprattutto
sulla realizzazione di desideri convergenti: la nonna, attraverso la visione,
traduce in parole autorevoli il suo desiderio; sua figlia, la madre, opera la
mediazione necessaria per la realizzazione; la nipote rende possibile la comunità
delle fanciulle,
preparandosi ad assumerne ufficialmente la responsabilità.
(vv.103-117, MM)
Infine
si iniziò da una piccola chiesa che possedevano al di là delle rive
del Gande, situata su un colle, da cui il luogo era per voce comune chiamato Gandersheim.
Allora qui, in attesa di poter trovare un luogo più adatto per celebrare
degnamente il Signore, vi fecero convergere molte ragazze per una vita in comune;
e stabilirono che la loro figlia Atumoda assumesse lo stesso abito e ne fosse
compagna per sempre.
E affinché potesse diventare in modo degno reggitrice
dell'ovile delle fanciulle, da principio la affidarono, perché fosse educata
piamente, ad una veneranda badessa, che, succedendo a una serie di badesse illustri
occupava in quel momento la sede di Herford. Con tale accorgimento Liudolfo e
la sua illustre sposa organizzarono il servizio divino.
L'essenza
del monastero è già presente, manca il riconoscimento ufficiale
e quindi la possibilità di costruire una struttura più adeguata.
(1)
Per quanto riguarda l'importanza del concetto di genealogia rimando a Luce Irigaray,
Sessi e genealogie, trad. di Luisa Muraro, La Tartaruga, Milano 1987; e a Luisa
Muraro, Tre lezioni sulla differenza sessuale, Edizione Centro Culturale Virginia
Woolf, Gruppo B, Roma giugno 94; una riflessione sul piano pedagogico si trova
nella parte intitolata Genealogia femminile e forme del rapporto educativo, che
raccoglie testi di Chiara Zamboni, Anna Maria Piussi, Veronica Mariaux, in Gruppo
pedagogia della differenza sessuale, Educare nella differenza, a cura di A. M.
Piussi, Rosemberg & Sellier, Torino 1989, pp.65-127) da subito sono presenti
le figlie naturali e spirituali. (vv.85-102, MM)