Donne e conoscenza storica

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Introduzione
di Angela Giallongo
Christine de Pizan.
Il potere del quotidiano nel XV secolo

di Angela Giallongo
Pallade e il Centauro
di Frederique Verrier-Dubard de Gaillarbois
Icone del potere: simbolo e realtà nei ritratti di Elisabetta I Tudor
di G. Iammartino
Anne Askew e il potere della parola
di Giuliana Iannaccaro
Katherine Parr, l'ultima moglie di Enrico VIII Tudor
di Antonella Cagnolati
Percorsi educativi al femminile tra Milano e Mantova alla metà del '400
di Monica Ferrari
e i "Doveri del principe" di
Eleonora d'Aragona
Diomede Carafa: l'esercizio del potere tra realtà e precettistica
di Enrica Guerra
A proposito dei
"Consejos" della Condesa De Aranda
di Luciana Gentilli

Contesse e Duchesse d'Urbino: politica e potere
di Marinella Bonvini Mazzanti
Vittoria Farnese: vita pubblica e privata
di Monica Miretti
Dentro e fuori dal palazzo: il potere e la mediazione di Margherita d'Austria (1522-86)
di Silvia Martini
La danza nelle corti italiane
di Gigliola Gori
La moda e il potere femminile
nelle corti rinascimentali tra Urbino e Mantova
di Elisa Tosi Brandi
Donne e politica nell'opera di cinque memorialiste dell'epoca di Luigi XIV
di P. Toffano
La vita di corte è un gioco serio. I "souvenirs" di Madame de Caylus
di G.Peota
Donne di palazzo: mediatrici a tutto tondo
di Raffella Sarti

 

 

Percorsi educativi al femminile tra Milano e Mantova alla metà del '400
(
testo originale di Monica Ferrari)

Nella seconda sezione del libro intitolata Specchi tre saggi spiegano l'educazione che le donne di palazzo ricevevano e come essa può avere formato lo stile femminile nella gestione del potere.

I percorsi educativi delle principesse bambine di casa Sforza e Gonzaga e di altre donne privilegiate li collochiamo, dice la studiosa <<su uno sfondo complesso sia dal punto di vista culturale che politico che ripensa la figura della donna di potere e i meccanismi che presiedono alla sua formazione>>.

Nella pedagogia degli umanisti era infatti suggerita la formazione non solo religiosa ma anche letteraria delle ragazze. Famoso è l'insegnamento di Vittorino da Feltre a Mantova dedicato alle figlie e ai figli dei Gonzaga, fra queste insieme alle sue cognate c'era Barbara di Brandeburgo, giunta a Mantova ancora bambina, sposa di Ludovico Gonzaga e che come Bianca Maria Visconti, sposa di Francesco Sforza, avranno un ruolo rilevante nella gestione della famiglia e dello Stato.

Alcune notizie sulla vita di queste bambine, figlie delle due famiglie nobiliari di Milano e di Mantova, oggi le leggamo nelle lettere che scrivevano ai genitori, per obbligo e probabilmente anche per affetto. Sappiamo così che i figli legittimi e illegittimi crescevano insieme, e che la danza e la caccia giocavano un ruolo centrale nella giornata dei piccoli principi, anche per le ragazze. Fra le più promettenti della famiglia Sforza è Ippolita che, come i suoi fratelli è educata allo studio delle arti liberali -oltre che alla caccia e alla danza- e come loro viaggia; non è però addestrata a reggere lo stato in assenza dei genitori, anche se l'esempio della madre è quello di una donna il cui peso politico non è minore a quello del marito.

Anche Barbara di Brandeburgo come Bianca Maria partecipò direttamente all'educazione dei fgli e delle figlie. E' a lei che Bartolomeo Marasca enuncia i principi dell'educazione umanistica in una lettera del 9 agosto 1458 <<basata sull'interiorizzazione del comportamento esemplare, sulla lode, sull'emulazione e non sulle percosse>>. La stessa lettera dove secondo alcune interpretazioni <<si può sostenere che l'itinerario formativo delle bambine divergeva da quello dei fratelli maschi>>

I maschi viaggiano e studiano per diventare uomini di potere per le donne la cultura è un ornamento che non è un impegno professionale e non sostituisce le qualità caratteristiche e i compiti precipui dell'essere donna.

Per la bibliografia segnalo dell'autrice di questo saggio:

Ferrari Monica, Per non mancare in tuto del debito mio. L'educazione dei bambini Sforza nel Quattrocento, F.Angeli, Milano, 2000

Ferrari Monica, Notizie di Barbara Gonzaga, in La scuola classica di Cremona, Annuario, Vinciguerra, Pizzighettone, pp.157-166