Recensioni
In
Rete:
Il
sito ufficiale di Emma Donoghue
Un'intervista
in inglese su
January Magazine
Una
recensione del libro "The woman who gave birth to rabbits"
su Salon Magazine, marzo 2002
Il
sito della "Ragazza con l'orecchino di perla" di Tracy
Chevalier
In questo
sito:
La ragazza con l'orecchino di perla
di Elena Rossi
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Fra
storia e finzione: Emma Donoghue
di Elena Rossi
Nessuno
dei suoi libri è stato ancora tradotto in Italia, ma
a giudicare dal successo che stanno riscuotendo all'estero è
probabile che arriveranno presto anche da noi.
Emma Donoghue è una giovane scrittrice irlandese che
si è trasferita in Canada. All'età di 32 anni,
ha al suo attivo una produzione che spazia dalla narrativa alla
saggistica e al teatro. Storica di formazione, è alla
storia che attinge per la maggior parte dei suoi romanzi e racconti,
secondo un filone letterario che negli ultimi anni sta avendo
altri seguaci, soprattutto al femminile. Che siano proprio le
donne, oggi, a reinventare una nuova forma di "romanzo
storico", tradizionalmente legato al maschile? La scioltezza
di scrittura e l'abilità meticolosa di Tracy Chevalier
nel tracciare il ritratto della Ragazza con l'orecchino di perla
e la sottigliezza psicologica con cui Emma Donoghue sceglie
personaggi minori della storia per farli parlare da protagonisti
testimoniano a favore.
L'ultimo
libro di Emma è una raccolta di 17 storie brevi ambientate
tra il XVII e il XIX secolo, intitolata The woman who gave birth
to rabbits, La donna che partoriva conigli, se un eventuale
editore italiano non troverà un titolo migliore.
E qui c'è
subito un altro parallelo con Tracy Chevalier: se il suo romanzo
trae ispirazione da un quadro di Vermeer, infatti, nel racconto
che dà nome alla raccolta, Emma Donoghue prende spunto
da un'incisione di William Hogarth, che potete vedere riprodotta
in questo sito. E' la storia di Mary Toft, presa dall'artista
a esempio della "credulità, superstizione e fanatismo"
diffusi sia fra il popolo che nell'ambiente dei medici contemporanei.
Ogni storia è corredata da una breve nota che ne illustra
le fonti.Tra i protagonisti degli altri racconti, la scrittrice
Mary Wollstonecraft, madre di Mary Shelley, licenziata dal suo
incarico di governante; il critico d'arte John Ruskin, omosessuale,
di cui la scrittrice immagina la prima notte di nozze con la
moglie (che in seguito chiederà l'annullamento del matrimonio);
una coppia di animaliste lesbiche nell'Inghilterra del XIX secolo,
impegnate in una battaglia contro la vivisezione.
Le storie sono spesso violente, come quella di Mary Saunders,
protagonista di un altro romanzo, Slammerkin, che a 16 anni
è già stata prostituta, domestica, cucitrice e
assassina. E sono quasi sempre le donne le vittime di una violenza
insensata, come la giovane sottoposta a un intervento di cliteridectomia
da un medico del XIX secolo. Ciò nonostante le donne
sono anche protagoniste di piccoli atti eroici e tutto il libro
è pervaso da una sottile ironia che tocca in certi momenti
punte davvero esilaranti.
Al momento
Emma Donoghue è conosciuta in Italia solo in alcuni ambienti
femministi per i suoi studi sulla cultura lesbica nell'Inghilterra
fra il XVII e il XIX secolo (Passions Between Women: British
Lesbian Culture 1668-1801), ma questa raccolta è destinata
a un pubblico più ampio. Il suo intento non è
tanto quello di riempire le lacune della storia ma di far emergere
dalle pagine oscure del passato sentimenti e conflitti che,
travalicando il tempo, sono ancora all'opera in tutti i rapporti
umani.
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