MARY
WORTLEY MONTAGU - EPISTOLARISTA (1689 - 1762)
Lady
Mary Pierrepont era una bimba vivace. Definì il suo giorno più bello
quando, all'età di 8 anni, il padre la iscrisse al prestigioso KIT CAT
CLUB, riservato ai maschi. Proibitole dal padre di sposare l'uomo da lei scelto,
scappò da casa ed ebbe un matrimonio privato. Il marito, Edward Wortley
Montagu, venne eletto ambasciatore presso la corte turca nel 1716.
La
coppia arrivò in Turchia con il figlioletto nel maggio del 1717. Un ritratto
di Lady Mary venne dipinto a Costantinopoli, che fa da sfondo. Lady Mary è
ritratta in abbigliamento turco, con il figlio e con due servitori, uno dei quali
suona il liuto, mentre l'altro sembra tenere una lettera.
Il paese e le sue
genti affascinavano la donna. Le lettere di Lady Mary erano ricche di argomenti.
Vent' anni dopo tornò in Europa e si stabilì a Venezia per molti
anni, lasciando il marito, cosa che scatenò scandalo. Tornò in Inghilterra
poco prima di morire. Le sue lettere dalla Turchia si occupavano di tutto, dal
vestiario alla vita dell'harem, la musica, i bagni turchi e la sorte delle donne
musulmane.
Lady
Montagu era particolarmente interessata alla vaccinazione dei bambini contro il
vaiolo, avendo lei stesa sofferto della malattia che le aveva rovinato l'aspetto.
Suo figlio Edward fu il primo inglese ad essere vaccinato. Più tardi anche
la figlia Mary, nata in Turchia nel 1718, fu vaccinata e al suo ritorno in Inghilterra,
Lady Montague persuase Caroline, la moglie del principe del Galles, successivamente
Giorgio II, a vaccinare il figlio.
Le
lettere di Lady Montagu hanno una storia interessante. Ella ne affidò le
copie ad un sacerdote amico. Un giorno due uomini gli fecero visita e chiesero
di vederle. Approfittando di un momento di distrazione del sacerdote, i due se
ne andarono con le lettere, che furono restituite il giorno dopo con delle scuse.
Durante la notte erano state fatte delle copie, il che condusse ad una pubblicazione
non autorizzata. La famiglia, che aveva sperato di farle scomparire, rimase gravemente
turbata.