Donne e conoscenza storica
       

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Maria Inversi
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Donne e teatro

Vivere Vivere Vivere: donne dai luoghi dei conflitti

di Maria Inversi

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Organizzato dall'europarlamentare Luisa Morgantini (DiN), dall'assessora per le pari opportunità del Comune di Roma, Mariella Gramaglia e dall'IMED, Istituto per il mediterraneo, si sono svolti a Roma il 29 e 30 ottobre due incontri con donne provenienti dai luoghi di conflitto: rappresentanti di associazioni femministe notevolmente impegnate nei rispettivi paesi con azioni sociali e politiche volte a migliorare le condizioni della sopravvivenza fisica, psichica e morale di quella parte di umanità che durante e dopo le guerre paga prezzi altissimi per resistere e far esistere la propria e l'altrui dignità.
Le ho di fronte a me queste donne per alcune ore in due giorni (Casa Internazionale delle donne il 29 e Protomoteca del Campidoglio il 30), prima in un contesto di relazione più intima e poi nella gremitissima sala della Protomoteca. Ognuna di loro sceglie di raccontarci, delle tragedie che attraversano ancora il loro paese, quegli aspetti socio-politici, che rendono più difficile il loro instancabile e rischioso lavoro di risanamento delle basi del vivere ormai frantumate e vilipese. Ma anche il successo, di un impegno tutto femminile, volto alla comprensione e alla ricostruzione di relazioni umane che interrompano la catena di azioni complici di quella crudeltà maschile che viene perpetrata nei confronti della parte più debole di ogni paese nel mondo: donne, bambini e anziani. Il prezzo che essi/e pagano è tanto alto da rendere la nostra parola incapace ad esprimere la potenza della violenza germinativa e del vissuto reiteratamente doloroso, nell'esperienza individuale di vittime, a cui è stata negata la scelta di come vivere, e per cui ogni scelta postraumatica diviene difficile.
Loro sono qui minute, alte, magre o no, sobriamente vestite e immense nel dare voce alle ragioni del dolore, e non al dolore e nel raccontarci anche, loro malgrado, tutta la forza ed energia che hanno imparato a conoscere di loro stesse, e a cui devono attingere, momento dopo momento e da lunghi anni per insegnare e re-insegnare ad amare e riamare la vita come valore, anche se il prezzo, dovesse essere la vita stessa, la loro vita che esse dichiarano costantemente in pericolo.
Riportiamo dei loro interventi quelle parti che per differenze geografiche e politiche più differenziano i percorsi dei gruppi femministi che esse rappresentano nel loro agire nel luogo del conflitto e dei conflitti.

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