Donne e conoscenza storica
  
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Rosvita


Leggende e dialoghi drammatici: un'unica grande opera

La prostituzione come potere del corpo femminile


La conversione di Taide, la prostituta in Konrad Celtis, Editio princeps, Norimberga, 1501, Biblioteca di Stato di Monaco di Baviera

Nel Teofilo e Basilio, quinta e sesta leggenda, venivano anticipati i temi del perdono divino e della mediazione. In esse infatti la vergine Maria interviene perché vengano salvati Teofilo e lo schiavo Proterio che, come Faust, avevano venduto l'anima al diavolo, l'uno per diventare
potente, l'altro per una donna. Nelle due commedie vi è dunque la ripresa dello stesso tema, la vendita dell'anima al diavolo e la successiva salvazione.
Anche nelle corrispondenti commedie Maria, nipote di Abramo e La conversione di Taide, vi è una ripresa tematica: le prostitute che, grazie all'intervento di un eremita, si pentono. Qui le protagoniste sono due donne, mentre nelle leggende erano due uomini; il perdono divino si applica a due peccatrici, due donne belle, intelligenti, sensibili, che permettono all'autrice di esaminare con occhi femminili alcuni nuovi aspetti della prostituzione.
Infatti, come abbiamo già visto, la prostituzione era stata presentata come la punizione per una vergine, Irene, ma anche per Agnese dell'ultima leggenda. Qui invece appare come una
scelta di piacere, redditizia, che mantiene Maria e Taide indipendenti e capaci di volontà propria, dimostrando l'impossibilità di possedere una donna, nonostante la ricchezza, e il potere del corpo femminile sugli uomini.
Per l'esame approfondito delle vicende narrate, delle parole delle protagoniste, dei giudizi e i comportamenti degli altri personaggi verso di loro rimando al libro.