Donne e conoscenza storica  

 

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INTRODUZIONE

BIOGRAFIA

RAPPORTI CON GARIBALDI

RAPPORTI CON MAZZINI

RAPPORTI CON MARIO

QUESTIONE FEMMINILE

OPERE

LETTERE A RIBOLI

FIGURA DI SARA NATHAN

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

JESSIE WHITE MARIO

"Io vivo in punta di penna"

 

 

INTRODUZIONE

Durante il Risorgimento il giornalismo gioca un ruolo fondamentale nella divulgazione degli ideali mazziniani e la stampa internazionale, insieme a quella italiana, partecipa ad uno straordinario movimento di idee che supera i confini della tradizione letteraria e dell'intero sistema culturale. La stampa assume un valore aggregante di altissima importanza, la diffusione su vasta scala di giornali e riviste ha conseguenze distruttive per tutte le monarchie insediate nella penisola italica.

L'importanza che svolge la stampa nell'ambito della rivoluzione italiana ha messo in luce il ruolo del giornalista-scrittore. La trasformazione dello scrittore in scienziato sociale suggerisce un'apertura verso soggetti nuovi (la questione meridionale, il pauperismo, la condizione dell'infanzia) e una sensibilizzazione più forte nei confronti di problematiche inusuali: la condizione delle donne, l'istruzione popolare, il sistema penitenziario.

È in questa nuova categoria di scrittore-intellettuale-scienziato che si può individuare Jessie White Mario, giornalista inglese, protagonista del Risorgimento, legata al liberalismo di Stuart Mill, dal quale viene costantemente attratta e che prende come guida.

L'originalità di questa donna si ritrova nel suo modo critico e risoluto di affrontare le questioni più varie; per dare maggiore incisività a ciò che scrive usa spesso parole ed espressioni delle persone alle quali si rivolge, riuscendo così a dare un'idea più viva della realtà della loro vita, come messo in evidenza soprattutto nelle sue biografie. L'ideologia politico-culturale della White può essere infatti divisa in:

politica risorgimentale;

studi sociali;

produzione di materiale narrativo-biografico.

E' interessante notare come la giornalista inglese, nelle biografie degli eroi risorgimentali, sia interessata a mantenere vivo nelle generazioni future il credo mazziniano.


BIOGRAFIA


9 maggio 1832 Nasce a Portsmouth da una ricca famiglia borghese di armatori

1850 Completa i suoi studi a Londra
Tiene numerose conferenze in tutta l’Inghilterra
Si reca in Italia come inviata del Daily News, interessata della situazione politica italiana

settembre 1854 Scende in Italia per la prima volta a seguito del clan dei Roberts, conosce personalmente Giuseppe Garibaldi

1855 Si trova a Nizza dove Garibaldi la interessa al Risorgimento italiano
1856 Incontra per la prima volta Mazzini a Londra
12 settembre 1856 Su sollecitazione di Mazzini inizia la ricerca di denaro per la causa italiana

giugno 1857 Si trova coinvolta nel moto mazziniano a Genova
Pisacane consegna il suo testamento politico a Jessie

4 luglio 1857 Viene arrestata e imprigionata con altri patrioti nel carcere di S. Andrea, dove conosce Alberto Mario
14 novembre 1857 Jessie viene rilasciata due mesi dopo Alberto Mario
19 dicembre 1857 Sposa in Inghilterra Alberto Mario

25 novembre 1858 Jessie e Alberto arrivano a New York
1859 Si imbarcano per l’Italia e li raggiunge la notizia della guerra intrapresa da Napoleone III
Raggiungono Garibaldi in Lombardia e Jessie partecipa come infermiera alle imprese garibaldine; sono però nuovamente arrestati ed espulsi

11 maggio 1860 Jessie e Alberto lasciano la Svizzera e arrivano in Sicilia dove partecipano alla spedizione dei Mille di Garibaldi
1861 A Jessie viene proposto di scrivere per il Morning Star come corrispondente dall'Italia
1867 Segue Garibaldi nella campagna del ‘67
1870 In contrasto con il marito, oramai accostatosi a posizioni politiche più moderate, accorre in Francia nella campagna dei Vosgi di Garibaldi
1871 Scrive "I Garibaldini in Francia"
1877 Scrive "La miseria di Napoli"

2 giugno 1882 Muore Alberto Mario

1882 Scrive "La vita di Giuseppe Garibaldi"
1886 Scrive il secondo volume di “Bertani e i suoi tempi”

5 marzo 1906 Muore a Firenze all'età di 74 anni circondata dagli amici più cari che ebbero grande stima di lei

1909 Viene pubblicato: “The Birth of modern Italy”