I gialli di Cristina Rava

by Donatella Massara on luglio 12, 2017

Ho letto un giallo che mi è piaciuto Cristina Rava, “Commissario Rebaudengo. Un’indagine al nero di seppia”, Frilli, 2007. Lui, come lascia intendere il titolo, è il protagonista che la scrittrice esporta poi negli altri romanzi insieme alla anatomopatologa, però, la dottoressa con cui lui alla fine apre una relazione. In questo romanzo però la vera protagonista è l’assassina, che posso fare a meno di rivelare, sottolineando però come Rava abbia costruito una personaggia abbastanza complessa, rivelando come sia lei quella attorno a cui ha indagato, così come è per la vittima e le altre figure femminili che costruiscono il romanzo. Fa piacere vedere l’intelligenza femminile al lavoro. Ha continuato a piacermi Cristina Rava. Anche in “Come i tulipani gialli, Frilli, 2009 brillano le invenzioni di Cristina Rava, sempre molto attenta alla sua esperienza. Altrettanto “Se son rose moriranno”, Frilli, 2014. La copertina parla della nuova indagine di Rebaudengo ma la protagonista è lei dopo il primo romanzo dove c’era lui, al centro. Nei prossimi romanzi sarà solo più lei a indagare, mi dicono le amiche della pagina Facebook La Biblioteca femminista. Ardelia è l’anatomopatologa fidanzata anche con il commissario. Sono più che gialli questi romanzi perché raccontano vite vissute. Qui la trama include di tutto dalla morte violenta di Baciccia l’amatissimo gatto di Ardelia agli assassini di persone anziane. Attraversando personaggi sfaccettati, vicende quotidiane e indagini Cristina è soprattutto simpatica, ironica ha trovato una lingua parlata che si mescola a quello che lei sa e che vuole farci sapere, quindi alla lingua letteraria. Scelte sue ma rispettabili come le grandi conoscenze in materia medica. Non a caso la scrittrice ha studiato per qualche anno per diventare medica. Questi romanzi li consiglio anche perché a me sembrano un poco snobbati essendo stati pubblicati da una casa editrice di noir ‘liguri’. Secondo me è molto sottovalutata quanto altre scrittrici più note sono sopravvalutate.