Politica delle donne, Testi: da Djuna Barnes “La Colomba”, short play

by Donatella Massara on gennaio 19, 2020

Apro Trovo Pubblico ” LA COLOMBA: Sì mi sbrigo – VERA : sarà meglio sarà presto di ritorno – LA COLOMBA: Non sta mai via molto – VERA: No mai troppo a lungo, si potrebbe invecchiare nell’attesa del giorno in cui sta via un’ora, un’ora intera – LA COLOMBA: si’ è vero – VERA (fiaccamente): Dice che viviamo in modo pericoloso (ride) Beh non riusciamo nemmeno a tener fuori le mosche – LA COLOMBA: Sì ci sono molte mosche – VERA (dopo una pausa): Credi che avrò mai un amante? – LA COLOMBA (girando la spada): Credo di no – VERA: Eppure lo scopo delle nostre vite, mia e di Amelia, è sempre stato quello di conoscere tutto – LA COLOMBA: Sì? – VERA: Sì. Diciamo una parola in francese, una in spagnolo, facciamo collezione di coltelli, e pistole ma le pistole le usiamo solo per sparare via i bottoni e i coltelli per tagliare il cotone da cucito e non saremo mai, mai perverse, nonostante la nostra educazione sia stata tutta a base di ginocchiere giarrettiere e pizzicotti sul culo – dati con classe – e alleviamo malamente animali – sperando di vedere qualcosa in prima persona – e i nostri letti sono piena di ingiallite pagine e storielle francesi come un nido di uccelli è pieno di piume. Dio! (si alza di scatto) Piccola, perché porto delizio ai gomiti? LA COLOMBA: Hai delle belle braccia – VERA: Scicchezze! Il pizzo che sventola avanti e indietro e mi fa il solletico non è bello – LA COLOMBA: lo so – VERA (tornando al divano)Ogni tanto mi immagino che cosa puoi sapere tu, per noi sei stata come un avvenimento. Comunque. Dimmi cosa pensi di me e di mia sorella, sei stata qui abbastanza ormai. Perchè stai qui? Ci vuoi bene? LA COLOMBA: Amo qualcosa che voi avete – VERA: Cosa? – LA COLOMBA: Il vostro spirito religioso

Pag. 227 Djuna Barnes, “La Colomba” “The Dove” pubblicato nel 1929 in Djuna Barnes “Animali quasi umani. Short Plays” Editrice Petit Plaisance, 2013. La Colomba è una giovane donna che convive con due sorelle anziane. E’ l’amante di una delle due, Amelia. E’ uno dei lavori brevi per il teatro scritti dall’autrice fra il 1916 e il 1923, prima del suo trasferimento a Parigi. Ironia di un’autrice corrosiva come l’acido prussico, così è stata definita da un critico. Qui in poche fulminanti battute riesce a delineare non tanto la psicologia delle protagoniste, da cui si tenne sempre lontana, ma le interrelazioni, quindi il terreno scosceso dell’inconscio che a un certo punto si ferma lasciandoci interdette a chiederci se abbiamo veramente capito quello che ha un unico evidente senso, qualora lo riconosciamo nella nostra esperienza, vera o immaginaria. Come Donne di parola, abbiamo messo in scena “Djuna Barnes vita e teatro (il mio testo è pubblicato in Donatella Massara “Donne che attraversano la scena teatrale” VandA epublishing, 2019) la registrazione dell’intero spettacolo è stata fatta alla Galleria delle donne Sofonisba Anguissola (vedi link http://www.galleriadelledonne.org/?page_id=3797 nella pagina delle rappresentazioni: http://www.donnediparola.eu/…/04/djuna-barnes-vita-e-teatro/) Laura Modini e io abbiamo messo in scena di Djuna Barnes anche la sola short story “Maggie dei santi”, https://www.youtube.com/watch?v=7coqmcYpO0Y&feature=youtu.bepubblicata nel volume che ho qui segnalato

 

Donatella Massara