Donne e conoscenza storica
       

Calendario 2002
Plataforma Autónoma feminista

(Traduzione di Lotti Della Croce e Luciana Tavernini rivista da Clara Jourdan)

PRESENTAZIONE:
Il senso delle relazioni


SOSTENERE L'AZIONE E L'INTENZIONE
GENNAIO: Isabella I di Castiglia (raffigurazione)

LE CARRIERA, PITTRICI CON LUCE PROPRIA
FEBBRAIO: Rosalba Carriera
(autoritratto)


LE RELAZIONI CREATRICI DI CIVILTÀ
:
MARZO: La colazione delle dame, Scuola di A. Bosse,

L'EMERGERE DEL MONDO INTERIORE
APRILE: Ritratto di Anne, Emily e Charlotte Brontë dipinto dal fratello Branwell verso il 1834.

SEGUIRTI CON IL MIO VOLO
MAGGIO: Ritratto di Carolina Coronado del pittore Madrazo

IL PREMIO ELLEN RICHARDS
GIUGNO: Ritratto di Nettie M.Stevens, 1909

LA STORIA DELL'ANIMA
LUGLIO: Ritratto
dell' Asociación Femenina de Educación Cívica

VERSO D LEI
AGOSTO: Ritratto di
Anna Achmatova e
Marina Cvetaeva

A PARTIRE DA ME. LE RELAZIONI CHE SOSTENGONO LA VITA
SETTEMBRE:
Ritratti e quadri di Remedios Varo e Leonora Carrington

SALKA E GRETA. ESTERNO. GIORNO
OTTOBRE: Greta Garbo e Salka Viertel a Kloster, alla fine degli anni sessanta

MUJERES LIBRES E IL FECONDO ESERCIZIO DELLA LIBERTA' OTTUAGENARIA
NOVEMBRE: Frontespizi della rivista Mujeres Libres degli anni 1936-1938

I NOSTRI CORPI, NOI STESSE
DICEMBRE: Collettivo del libro della Salute delle Donne di Boston

 

Collegamenti :

Il mondo magico di Leonora Carrington e Remedios Varo
di Nadia Magnabosco

SETTEMBRE: Ritratti e quadri di Remedios Varo e Leonora Carrington

A PARTIRE DA ME. LE RELAZIONI CHE SOSTENGONO LA VITA.

Mi chiedo: cos'è questa faccenda della catena della vita che trasmettiamo noi donne? Quello che sento per prima cosa è che è la storia delle relazioni tra donne. Con questo punto di partenza, quello che ne deriva è spiegare perché nasce la connessione fra le due questioni e immediatamente appare una maniera di comprenderlo e di comprendere il mondo: quello che ha riempito il nostro mondo di senso sono state le relazioni che abbiamo stabilito, ciascuna di noi, con altre. E' in queste relazioni da cui abbiamo imparato e impariamo quello che sappiamo di noi stesse, bagaglio imprescindibile per poter stare nel mondo, con esso come natura, in relazione con le persone, cioè è lì che sta la sostanza degli affetti tanto necessari per vivere.
La grandezza della vita si radica qui: nel dialogare, relazionarsi, stare con. L'itinerario va dall'imprescindibile dialogo interiore fino a poter giungere a scambiare la parola: parole che debbono essere piene di contenuto perché, quando saranno accolte, manifestino la mia interiorità, sperando di ricevere dall'altra anima la sua verità.
Le relazioni, le nostre relazioni, sono trame che stanno qui, che dal silenzio sociale danno ordine e senso ai nostri giorni.
Come accompagnatrici di questo mitico 2002 ci eravamo proposte di cercare storie di donne che avessero mantenuto una relazione determinante nella propria vita. Apparvero in questo panorama Leonora Carrington e Remedios Varo. Esse si conobbero a Parigi, negli anni della guerra civile spagnola: Leonora partecipa al movimento surrealista e Remedios vi arriva come rifugiata, una condizione che la accompagnerà per tutta la vita, conferendole un'ombra che impregnerà la sua opera. E' il 1937 quando cominciano la loro relazione e sarà all'inizio degli anni quaranta, in Messico, che torneranno ad incontrarsi e riannoderanno una relazione che durerà fino alla morte di Remedios, avvenuta nel 1963, per un attacco cardiaco, ad appena 55 anni. La profondità della loro relazione non impedisce di stare nel mondo in maniera indipendente e, al tempo stesso, con la capacità di creare un'intimità che è loro propria ed esclusiva. Nelle rispettive opere letterarie ciascuna di loro rende omaggio all'altra, facendosi partecipi, mutuamente, degli interessi e delle inquietudini che andavano nascendo in loro.
Remedios Varo Uranga, nata nel 1908 ad Anglés, Girona, Spagna (precisazione necessaria dal momento che la sua opera si svolgerà e troverà popolarità in Messico), fu una delle prime allieve donne dell'Accademia di San Fernando a Madrid, nel 1924, a soli 15 anni. Il suo genio creatore si manifesterà anche in un'attività letteraria meno conosciuta e di cui alcuni scritti continuano ad essere inediti ancor oggi. Però a questo essere artistico rimaneva da conoscere quello che costituirà un elemento ricorrente in tutta la sua opera: il peregrinare per città e paesi come conseguenza, più che di una decisione personale, dell'evolversi violento e tragico della storia che coinvolse cittadini e cittadine nella prima metà del ventesimo secolo: Parigi e Barcellona furono le sue prime destinazioni, a cui seguirono il Messico e il Venezuela. In Spagna, nella Barcellona del 1936, è stata una delle tre donne pittrici (insieme a Maruja Mallo e Nadia Sokalova) a partecipare all'Exposición Logicofobista, tutta una vetrina della forza che possedeva il movimento surrealista nella Spagna repubblicana. Nel 1938 partecipò all'Esposizione Internazionale del Surrealismo a Parigi. La guerra cambiò la rotta della sua vita.
Nel 1955 realizzò la sua prima esposizione personale in Messico (Galleria Diana) e già allora aveva stretto una relazione essenziale nella sua vita: quella che stabilì con Leonora Carrington, anche lei esiliata in Messico dall'inizio degli anni quaranta. Esse condivisero il movimento surrealista in terra messicana e tra le loro scelte ci fu sempre la decisione di cercare la propria impronta nel cammino. Fra i progetti che svilupparono insieme c'è il disegno dei vestiti e cappelli per "La pazza di Chaillot", di Jean Giraudoux. Remedios sviluppò un lato critico, umoristico e di analisi del linguaggio ed ebbe parti da protagonista in alcune delle opere scritte da Leonora Carrington, come ne "Il cornetto acustico", dove dà vita al personaggio di Carmela, una che ha la passione di scrivere lettere a donne e uomini che non conosce.
Remedios Varo nella sua opera "Il sostegno celestiale" (1958) è una delle artiste che coglie quello che Witney Chadwinck denomina, insieme ad opere di altre pittrici, "le immagini più perturbanti sulla maternità nell'arte del ventesimo secolo". I dipinti di Varo, oltre ad accogliere personaggi di altri mondi, contengono sorprendenti bestie costruite con pratica quasi artigianale, come nel caso della scultura "De homo rodans" (1959) e degli originali meccanismi di uso sconosciuto. In quanto a Leonora, Chadwinck fa risaltare il suo "Autoritratto" (1938) come un esempio di utilizzo dello specchio da parte della donna artista per spiegare la sua duplice condizione di autrice con sguardo autonomo e di soggetto del pubblico spettatore. Leonora era più giovane di Remedios (era nata in Inghilterra nel 1917) e appartiene a quella generazione di artiste il cui destino fu segnato dall'orrore della seconda guerra mondiale.
In queste brevi note affiora, dal proprio io, una piccola parte di quella grande storia delle relazioni di donne. Però rimane ancora qualcosa da aggiungere su ciò che costituisce una fonte inesauribile. Ed è che il "mio" scritto non mi appartiene, né è la cosa più rilevante quello che vi si racconta: l'importante è che, attraverso di esso, si è stabilita, una volta di più, una relazione fra alcune donne.


CARMEN HOLGUERAS PECHARROMAN e ROSARIO SEGURA GRAINO

Bibliografia: Porqueres Bea, Diez siglos de creatividad femenina. Otra historia del arte, Barcellona, Institut de Ciences de l'Educació, 1995