Donne e conoscenza storica
       



Calendario 2006
Plataforma Autónoma feminista


INTRODUZIONE

GENNAIO

FEBBRAIO

MARZO

APRILE

MAGGIO

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO

SETTEMBRE

OTTOBRE

NOVEMBRE

DICEMBRE

DICEMBRE

Lola Alvarez Bravo Frida N.10 c1950



LOLA ÁLVAREZ BRAVO (Messico, 1905-1993)

Nata col nome di Dolores Martínez de Anda, adotta i cognomi del marito, Manuel Álvarez Bravo, anche lui fotografo.
Considerata la prima fotografa messicana, è riconosciuta per le sue immagini documentarie sulla vita quotidiana e per i ritratti di persone importanti della vita artistica e culturale del suo paese. Intima amica di Frida Khalo, sono famose le serie di fotografie che le scattò. Khalo lasciò detto che, quando fosse morta, voleva che la ritraesse Lola Álvarez Bravo, che così fece, dopo averne vestito personalmente il corpo, proprio come Frida le aveva indicato.
Lo sguardo di Lola Álvarez Bravo è rispettoso e sincero. Sosteneva di aver cercato i suoi motivi, i suoi temi, i suoi scatti, ma che non li avrebbe ricercati più, e che a differenza della pittura, che ha la facoltà di modificare, aggiungere o eliminare, con la fotografia non puoi cancellare, devi ripetere.
È lo sguardo di una testimone fedele che intende trasmettere senza artifici quello che vede e quello che sente. Va detto che la forza delle donne che lei fotografa emana dai loro corpi; sono padrone di sé e il loro fisico è una dimostrazione di vitalità personale e psichica.
Prima che si affrontasse la questione del diritto d'autore dei fotografi, Lola ritenne che la determinazione dell'occhio del fotografo sui relativi materiali definiva la proprietà degli stessi. Difendeva la sua autorialità con passione: "Qualunque negativo elaborato da me è mio".
Quando si separò dal marito andò a vivere con la sua amica pittrice María Izquierdo.


LOLA ÁLVAREZ BRAVO (Messico, 1905-1993)

Nacida con el nombre de Dolores Martínez de Anda, adopta los apellidos de su marido, el también fotógrafo Manuel Álvarez
Bravo.
Considerada la primera fotógrafa mexicana, es reconocida por sus imágenes documentales sobre la vida cotidiana y por los retratos de personas relevantes de la vida artística y cultural de su país. Íntima amiga de Frida Khalo son famosas las series de fotografías que hizo de ella. Khalo dejó dicho que cuando muriera quería que la retratara Lola Álvarez Bravo, y así lo hizo después de vestir personalmente su cuerpo, tal y como Frida lo había indicado.
La mirada de Lola Álvarez Bravo es respetuosa y sincera. Ella sostenía que había buscado sus motivos, sus temas y sus tomas, pero que no los había rebuscado, y que a diferencia de la pintura, que tiene la facultad de modificar, añadir o suprimir, con la fotografía no puedes estar borrando, tienes que estar repitiendo.
Es la mirada de un testigo fiel que pretende transmitir sin artificios lo que ve y lo que siente. Cabe hacer notar que la fuerza de las mujeres que fotografía emana de sus cuerpos; son dueñas de sí mismas y su físico es una demostración de vitalidad personal y psíquica.
Antes de que se abordaran los derechos de autor de los fotógrafos, Lola consideró que la determinación del ojo del fotógrafo sobre los correspondientes materiales definía la propiedad de los mismos. Defendía su autoría con pasión: “Cualquier negativo trabajado por mí es mío”.
Cuando se separó de su marido se fue a vivir con su amiga la pintora María Izquierdo.