Donne e conoscenza storica
       

Questa è l'edizione 2006 del calendario in carta dell'associazione spagnola Plataforma Autónoma feminista. Abbiamo già in rete l'edizione 2002, 2003, 2004
La traduzione dei testi è di Luciana Tavernini, revisione di Clara Jourdan

Donatella Massara

Calendario 2006
Plataforma Autónoma feminista


INTRODUZIONE

GENNAIO

FEBBRAIO

MARZO

APRILE

MAGGIO

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO

SETTEMBRE

OTTOBRE

NOVEMBRE

DICEMBRE



Barbara Morgan, Celebration (Trio), 1937

VIVERE CON UN OBIETTIVO

In quest'anno 2006 la Plataforma Autónoma Feminista celebra la quindicesima edizione del Concurso Rosa Pardo di fotografia realizzata da donne. Dopo aver avuto tra le nostre mani l'opera di centinaia di fotografe contemporanee - più di 5.000 fotografie durante questi anni - la curiosità ci ha portate conoscere le più antiche.

Così abbiamo scelto per il nostro calendario 12 fotografe le cui scoperte, tecniche e produzioni sono state determinanti nei primi cento anni di esistenza del mezzo fotografico. Il risultato è stato una forma di scambio.

Se per Anna Atkins, una delle prime fotografe che si conoscano, sarebbe stato sorprendente sapere che oggi si può mettere un apparecchio fotografico in un cellulare, per noi è ugualmente sorprendente scoprire come le capitò di pubblicare il primo libro illustrato fotograficamente, realizzando foto senza macchina fotografica.

In tempi di Photoshop e di fotografia digitale, in cui si può fare praticamente di tutto con una foto, in cui si può ingrandire un' immagine fino a vedere i pixel in un viso umano, le vite e le modalità di lavoro delle artiste di questo calendario ci mostrano che la fotografia, nell'essenza, non è cambiata.

Continua a essere un'attività legata a una vocazione, al margine della quale la passione si scatena a diciassette anni - come in Madame Yevonde - o a quarantotto - come in Julia Margaret Cameron -. E continua a esigere un rapporto affettuoso con la materia viva, dato che perfino gli oggetti inerti hanno una vita, una durata, oltre la quale spariscono. Alghe, scogliere, ballerine, la relazione con ciò che si fotografa, l'obiettivo che c'è dietro e non davanti a qualsiasi fotografia, continua a caratterizzare quest'arte che non cessa di essere, in definitiva, l'arte di far durare un istante.

Ana Lozano Valverde

VIVIR CON UN OBJETIVO

O En este año 2006, la Plataforma Autónoma Feminista celebra la décimo quinta edición del Concurso Rosa Pardo de fotografía realizada por mujeres. Después de que haya pasado por nuestras manos la obra de centenares de fotógrafas actuales –más de 5.000 fotografías a
lo largo de estos años- la curiosidad nos ha llevado a conocer a las más antiguas. Así, hemos elegido para nuestro calendario a 12 fotógrafas cuyos descubrimientos, técnicas y producciones han sido claves en los primeros cien años de existencia del medio fotográfico.
El resultado, ha sido una forma de intercambio. Si para Anna Atkins, una de las primeras fotógrafas que se conocen, hubiera sido sorprendente saber que hoy en día se puede llevar una cámara en un teléfono móvil, para nosotras es igual de sorprendente descubrir cómo a ella, realizando
fotos sin cámara, se le ocurrió editar el primer libro ilustrado fotográficamente.

En tiempos del Photoshop y de la fotografía digital, en los que se puede hacer prácticamente de todo con una foto, en los que puedes ampliar una imagen hasta ver píxeles en un rostro humano, las vidas y formas de trabajo de las artistas de este calendario, nos muestran que la fotografía, en esencia, no ha cambiado.

Sigue siendo un oficio vocacional, al margen de que la pasión se desate a los 17 –como en Madame Yevonde- o a los 48 años –como en Julia
Margaret Cameron-. Y sigue exigiendo un trato afectuoso con la materia viva, pues hasta los objetos inertes tienen una vida, una duración, más allá de la cual desaparecen. Algas, macarrones, bailarinas, la relación con lo que se fotografía, el objetivo que hay detrás, y no delante, de quien fotografía, continúa configurando este arte, que no deja de ser, en definitiva,
el arte de hacer perdurar un instante.
Ana Lozano Valverde