FEBBRAIO
LA CONOSCENZA
I
sistemi con i quali si è venuta a identificare la filosofia
furono propri dei secoli XVII e XVIII; né prima, né
dopo. Il Rinascimento, povero di sistemi filosofici, fu ricco di Dialoghi,
Meditazioni, Epistole scambiate tra umanisti, che non avevano il carattere
di semplice corrispondenza amicale, ma di un genere letterario con
un ridotto raggio d'azione, dato che circolava solo tra le persone
colte. La crisi attuale si estende anche alle forme letterarie e di
pensiero che sembrano aver esaurito ciò di cui si ha bisogno.
Ogni epoca ha avuto le sue forme privilegiate [
]
Oggi
si rende necessario riscattare forme dimenticate, oscurate dalla luce
di quelle più recenti che dominano il campo. La forma sistematica
ha prevalso sulle altre, su cui ha sparso una specie di ombra di disprezzo.
[
].
È
inevitabile accettare il fatto che, se consideriamo quest'ultimo periodo,
lo troviamo pieno di scienza e di conoscenza pura: di conoscenza applicata
alla tecnica e alla fabbricazione di strumenti, ma povero, immensamente
povero, di tutte le forme attive della conoscenza.[
]
Ora
risulta che lo splendore dei sistemi abbia coinciso con la povertà
di convinzioni, con l'aggravante di un altro gran lusso: la tecnica.
Mentre la vita si riempie di strumenti tecnici, di meraviglie meccaniche,
di utensili di tutti i tipi, l'anima e il cuore restano vuoti e le
ore, liberate dall'oppressione del lavoro, scorrono ancor più
oppresse, poiché sottomese alla terribile vacuità di
un tempo morto. La quiete è impossibile. Parallelamente ai
mezzi di comunicazione e alle possibilità di andare e venire,
il vuoto si impadronisce della vita.
María Zambrano, La "Guida", forma del pensiero.
in Verso un sapere dell'anima, a cura di Rossella Prezzo, trad.
di Eliana Nobili, Milano, Cortina, 1966, pp. 54 -56