Donne e conoscenza storica
       
Olga Sachariff, El baile, 1934, olio


Calendario 2004
Plataforma Autónoma feminista

Presentazione delle curatrici

INTRODUZIONE
Libere anche nell'arte

Biografia di Marìa Zambrano

GENNAIO
I pericoli della pace

FEBBRAIO
La conoscenza

MARZO
Le radici della speranza

APRILE
Imparare a orecchio

MAGGIO
L'esilio

GIUGNO
La convivenza

LUGLIO
L'idolatria

AGOSTO
L'invidia

SETTEMBRE
La perplessità

OTTOBRE
L'infermità dell'epoca

NOVEMBRE
Successo e risentimento

DICEMBRE
La poesia è incontro

 


SETTEMBRE

LA PERPLESSITÀ

Come si manifesta la perplessità e come appare nella storia? Le situazioni vitali hanno anche un significato storico, tanto che la storia si potrebbe fare a seconda delle situazioni vitali che sono predominanti nei vari momenti. Le situazioni vitali si producono infatti nell'individuo, però a volte la loro causa si trova, più che nella singolarità del suo animo, nell'epoca in cui gli è toccato vivere, in mancanza di soluzioni offerte dal mondo. E inoltre esistono situazioni che si spiegano solo all'interno di una cultura che un abitante del deserto o un uomo che appartiene a una cultura primitiva non possiede.

La perplessità sembra di questo tipo. Appare nella fase avanzata di una cultura. Essere perplesso significa trovarsi tra varie alternative e non sapersi decidere per nessuna. Perché? Senza dubbio per mancanza di conoscenza sufficiente; è la prima cosa che viene in mente. Ma se si conoscesse sempre con esattezza la sequenza delle nostre scelte, la vita umana sarebbe del tutto assorbita nel mondo quanto quella dell'animale. All'interno della realtà umana ciò che più si avvicina a questa condizione è la tradizione che funziona perfettamente, l'adeguamento a una forma data in precedenza e la cui scelta si fonda su una conoscenza talmente certa da non offrire quasi margine al rischio. […]

La perplessità si produce quando la conoscenza è tale da lasciare margine al rischio, quando dobbiamo rischiare nello scegliere.
C'è però chi rischia senza perplessità o dopo averla superata rapidamente. Il perplesso è una creatura che ha un ampio campo di scelta e, fino a un certo punto, una situazione privilegiata. Chi è mosso dalla necessità non è perplesso; la perplessità è una situazione che presuppone un certo lusso, lusso di alternative, il che implica una società matura e un individuo libero di muoversi in essa. […]

Il perplesso ha idee, sa definire perfettamente le alternative di fronte alle quali ammutolisce. Conosce, ma gli manca quell'ultimo "mobile" che muove la vita, che la trascina e la fa uscire; non ha dinnanzi a sé il suo personaggio, non gli mostra il suo volto.
Il segreto non è la mancanza di conoscenza, bensì una svogliatezza o un timore che lo paralizza. Non può affrontare il rischio della vita, il pericolo di dire sì o no. […]

La perplessità non si può vincere semplicemente attraverso la semplice spiegazione delle parole. Si tratta di muoversi, di arrischiarsi a scegliere.

María Zambrano, La "Guida", forma del pensiero. in Verso un sapere dell'anima, a cura di Rossella Prezzo, trad. di Eliana Nobili, Milano, Cortina, 1966, pp. 73 -75
Hacia un saber sobre el alma, Madrid, Alianza Editorial, 2000.p.93-97